Il Patriarcato di Mosca ribadisce l'importanza del principio del consenso di tutte le Chiese

 

"Unanimità" parola chiave del concilio pan-ortodosso

 

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 Mosca, 11 Febbraio 2013  Ogni decisione, sia durante la preparazione del concilio pan ortodosso sia durante il concilio stesso, deve essere presa unicamente sulla base di un'espressione unanime della volontà di tutte le Chiese locali e non semplicemente a maggioranza dei voti. A ribadirlo è il Concilio dei vescovi della Chiesa ortodossa russa in una delle risoluzioni approvate nei giorni scorsi, al termine della riunione svoltasi nella cattedrale di Cristo Salvatore a Mosca. Non si può non tenere conto - viene sottolineato - dell'opinione del clero e dei fedeli sulla prospettiva della convocazione del concilio pan ortodosso. Da qui l'importanza di un previo accordo fra le Chiese ortodosse locali sull'adozione del regolamento, sull'ordine del giorno e sul protocollo degli uffici liturgici, così come sulle bozze dei principali documenti conciliari.

"La preparazione del futuro, santo e grande concilio della Chiesa ortodossa deve essere contraddistinto - si legge nel sito del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne del Patriarcato di Mosca (Decr) - da un'attenzione particolare alla salvaguardia della purezza della dottrina ortodossa e da un'ampia discussione dei decreti in preparazione". È inoltre necessario che "il presidium del concilio pan ortodosso sia composto dai primati di tutte le Chiese ortodosse locali" e che "l'episcopato delle Chiese locali sia rappresentato al massimo grado durante il concilio".

La preparazione del grande concilio pan ortodosso va avanti da decenni fra non poche difficoltà. L'ultimo incontro della commissione incaricata risale al febbraio 2011 presso il Centro ortodosso del Patriarcato ecumenico a Chambésy, in Svizzera, sotto la presidenza del metropolita di Pergamo, Giovanni (Zizioulas). Come evidenziò il comunicato finale, non venne trovata un'intesa unanime né sulla questione dell'autocefalia e del modo di proclamarla né sulla questione dell'iscrizione di una Chiesa nei dittici di tutte le Chiese ortodosse autocefale. Entrambi i temi verranno affrontati di nuovo alla prossima riunione.
Sull'evento si è più volte espresso il metropolita Hilarion, presidente del Decr. Un anno fa, davanti all'Assemblea dei vescovi ortodossi di Francia, ribadì l'importanza del principio del consenso nel raggiungimento di qualsiasi decisione legata al concilio. Solo in questo modo infatti "la voce di ogni Chiesa, anche quella della meno numerosa, verrà intesa e sarà tenuto conto della sua posizione. Ciò è particolarmente importante per la ricezione ulteriore delle scelte del pleroma della Chiesa. Dobbiamo fare di tutto per evitare nuove divisioni", sottolineò Hilarion, ricordando inoltre come la preparazione del concilio panortodosso sia strettamente legata alla questione dell'organizzazione della diaspora ortodossa.

Vedi: il Metropolita Hilarion commenta le dimissioni dell'11 Febbraio 2013 di Benedetto XVI al Concistoro


(©L'Osservatore Romano 11-12 febbraio 2013)

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