Percorsi di Fede

HOMEPAGE

 

IL SEGNO STRAORDINARIO DI DON LUIGI CABURLOTTO

BEATIFICAZIONE IN PIAZZA BASILICA DI SAN MARCO A VENEZIA IL 16 MAGGIO 2015 ORE 10.30

Immagine in matita ed acquarello di Giorgio Trevisan

Immagini di Venezia e Basilica di S. Marco

Don Luigi Caburlotto (1817–1897) è il primo parroco veneziano proclamato “beato”. Il prossimo 16 maggio 2015, in piazza San Marco, la Chiesa e la città di Venezia ospiteranno la cerimonia di beatificazione del sacerdote, fondatore dell’Istituto delle Figlie di San Giuseppe. (Notizia del 5 Ottobre 2014)

Una mirabile guarigione per intercessione del venerabile Mons. Luigi Caburlotto ha superato il vaglio del Tribunale Ordinario della Diocesi di Roma, la Consulta dei Medici della Congregazione dei Santi, la Consulta dei Teologi e il pronunciamento dei Cardinali e dei Vescovi. Il Papa ha accolto il Decreto per la beatificazione, il 10 Maggio 2014.

Maria Grazia Veltràino, di 78 anni (nata nel 1930 e tuttora, 85enne, vivente vicino alla Chiesa di Ognissanti in Roma), era affetta da oltre quattordici anni da dermatomiosite cronica. Si tratta di una ragazza orfana che poco più che adolescente, venne soccorsa da una suora dell’Istituto delle Figlie di San Giuseppe del Caburlotto, presso la Basilica di Sant’Antonio sulla via Merulana in Roma, e poi aiutata dall’Istituto a sistemarsi in città, a studiare e a lavorare come infermiera all’ospedale Forlanini in Roma, fino alla pensione. Dal 1999 la malattia la portò all'uso della carrozzina, ed era aiutata da una badante. Il 12 Febbraio 2008, al mattino prestissimo (l'11 era la Giornata mondiale del Malato ndr), vide la figura del venerabile Luigi Caburlotto, in piedi nel suo giardino che le disse “Cammina!" Lei provò a muoversi e avvertì la forza di mettersi in piedi e di camminare, e poté farlo, aprendo anche la porta alla badante! Fu certa di aver ottenuto un dono straordinario. Se ne accertò giorno per giorno, incredula: ma poteva camminare senza sorreggersi e senza stancarsi e  inoltre erano scomparsi anche i dolori che tanto la tormentavano giorno e notte. E allora la notizia cominciò a correre tra amici e conoscenti. Dopo la guarigione avvenuta, le fu chiesto se pregava il Fondatore delle Figlie di San Giuseppe e lei disse che parlava all’immagine del fondatore che aveva appesa ad una parete in casa.

Ora leggi l'ampio racconto di Maria Grazia Veltràino

Vedi anche altre testimonianze dal mondo, di grazie ricevute per intercessione di Don Luigi Caburlotto

 

Alla domanda perché "Figlie di San Giuseppe"? Suor Virginiana mi ha risposto: Il Padre Fondatore ci ha dato questo nome perché come S. Giuseppe si è preso cura di Gesù così noi dobbiamo prenderci cura dei piccoli, soli, poveri, giovani, delle ragazze. E perché a Nazareth non c'era nessuno che serviva Gesù e Maria se non Giuseppe per cui noi nella comunità dobbiamo essere le une serve delle altre.

 

Maria Grazia Veltràino con un gruppo di giovani ai quali ha raccontato la sua straordinaria guarigione

 

Vedi il sito web di Roma: http://www.sangiuseppecab.it/; in Wikipedia: Figlie di S. Giuseppe del Caburlotto

 

Mons. Luigi Caburlotto in immagini

 

N.B. Le informazioni di approfondimento sono state date da alcune suore dell’Istituto delle Figlie di San Giuseppe del Caburlotto in Venezia, Ponte della Guerra 5402, Castello.

Torna a segni straodinari del passato