Si tratta di un saggio che ripercorre le vicende della guerra e dell’aiuto dato agli ebrei da persone e istituzioni ecclesiastiche. In particolare, la studiosa si concentra sugli scavi che Papa Pacelli volle iniziare sotto la basilica, alla ricerca della tomba dell’apostolo. Nel libro, la Frale ipotizza che proprio nelle grotte vaticane siano avvenuti alcuni incontri tra due strettissimi collaboratori del Papa e un “ambasciatore” degli ufficiali tedeschi che all’inizio della guerra volevano rovesciare Hitler e concludere subito una pace con l’Inghilterra. E ipotizza pure che tra coloro che lavorarono agli scavi ci fossero degli ebrei che in questo modo vennero nascosti (cfr. La Stampa - il blog di Andrea Tornielli)