Percorsi di Fede

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 Il Tempo Liturgico di Avvento Anno C

a cura di Don Davide Arpe della Società San Paolo di Modena-Roma

Fernardo Bortone - La Bibbia illustrata Esp

INTRODUZIONE AL TEMPO DI AVVENTO

L'Avvento è il tempo privilegiato per riflettere sulla venuta storica del Figlio di Dio fatto uomo, sulla sua venuta liturgica annuale, sulla venuta quotidiana in ogni essere umano creato ad immagine e somiglianza di Dio e sulla venuta definitiva alla fine della storia del singolo e dell'umanità. Con la prima Domenica d’Avvento inizia un nuovo anno liturgico (Anno C). Nelle domeniche del tempo ordinario si leggerà il Vangelo secondo Luca. Con le prime comunità cristiane diciamo nella speranza: “Vieni, o Signore Gesù!”; e Lui risponde: «Sì, vengo presto!». Amen (Vedi: Apocalisse 22,20; 1Corinti 16,22: “Maràna thà!” = “Signore, vieni!”)

 

Prima Domenica di Avvento Anno C (29-12-2015)

Invito alla Vigilanza

Bisogna riflettere sul tempo che ci è dato e sulla sua preziosità. Per il cristiano il tempo è un procedere avanti verso il punto Omega (=il Paradiso): siamo il popolo di Dio in cammino verso Cristo, Alfa e Omega, colui che era che è e che viene; punto di approdo definitivo e beatificante.
 

Geremia 33,14-16 Profezia del Messia discendente dal re Davide per il Regno della tribù di Giuda, prima del 597 a. Cr. (Esilio Babilonese) Si tratta di una profezia sulla venuta storica di Gesù Cristo (dal Libro della Consolazione di Geremia cc. 30-31; con aggiunte cc. 32-33)

Ecco, verranno giorni - oracolo del Signore - nei quali io realizzerò le promesse di bene che ho fatto alla casa d'Israele e alla casa di Giuda. 15 In quei giorni e in quel tempo farò germogliare per Davide un germoglio giusto, che eserciterà il giudizio e la giustizia sulla terra. 16In quei giorni Giuda sarà salvato e Gerusalemme vivrà tranquilla, e sarà chiamata: Signore-nostra-giustizia (cfr. 23,5-6).

Nota: Geremia è uno dei 4 grandi profeti scrittori (Isaia - Geremia - Ezechiele - Daniele)

 

Salmo 25/24,4-5.8-9.10.14 ebraico (24 LXX/Volg)

Abbandono fiducioso nel Signore

Rit. A te, Signore, innalzo l'anima mia, in te confido

4. Fammi conoscere, Signore, le tue vie,

insegnami i tuoi sentieri.

5. Guidami nella tua fedeltà e istruiscimi,

perché sei tu il Dio della mia salvezza.
 

8. Buono e retto è il Signore,

indica ai peccatori la via giusta;

9. guida i poveri secondo giustizia,

insegna ai poveri la sua via.
 

10. Tutti i sentieri del Signore sono amore e fedeltà

per chi custodisce la sua alleanza e i suoi precetti.

14. Il Signore si confida con chi lo teme:

gli fa conoscere la sua alleanza.

 

1 Tessalonicesi 3,12-4,2: Lettera rivolta ai Cristiani della terra di Alessandro il macedone nel 51-52 dopo Cristo. Il ritorno del Signore Gesù alla fine della vita terrena deve trovarci vigilanti nell'amore di Dio e del prossimo: riconoscere Gesù sul volto dei nostri contemporanei e imparare ad amarlo come ha fatto Lui

 12 Il Signore vi faccia crescere e sovrabbondare nell'amore (testo greco: agape) fra voi e verso tutti, come sovrabbonda il nostro per voi, 13per rendere saldi i vostri cuori e irreprensibili nella santità, davanti a Dio e Padre nostro, alla venuta del Signore nostro Gesù con tutti i suoi santi. 4,1 Per il resto, fratelli, vi preghiamo e supplichiamo nel Signore Gesù affinché, come avete imparato da noi il modo di comportarvi e di piacere a Dio - e così già vi comportate - e possiate progredire ancora di più. 2Voi conoscete quali regole di vita vi abbiamo dato da parte del Signore Gesù.

Nota - Nella Seconda ai Tessalonicesi, la "Parusia" (=ritorno del Signore glorioso) è esplicita. L'amore-agape al quale punta Paolo al versetto 12, è il medesimo al quale punta Gesù nel suo dialogo con Pietro, dopo la sua risurrezione (Giovanni 21,15-19): mi ami tu (Verbo greco agapao)?...Pietro risponde con il verbo fileo che è un amore amicale, interessato...  

 

Canto al Vangelo: Sal 85/84,8 ebraico (84 LXX e Volg)
Alleluia, alleluia.
Mostraci, Signore, la tua misericordia
e donaci la tua salvezza.
Alleluia.

 

Luca 21,25-28.34-36: Il ritorno del Figlio dell'uomo sulle nubi del cielo (Daniele 7,13-14) - E' il ritorno definitivo del Messia alla fine di tutto

25Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, 26 mentre gli uomini moriranno per la paura e per l'attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte. 27Allora vedranno il Figlio dell'uomo venire su una nube con grande potenza e gloria (Daniele 7,13-14). 28Quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina". 34State attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso all'improvviso; 35come un laccio infatti esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra. 36Vegliate in ogni momento pregando, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che sta per accadere e di comparire davanti al Figlio dell'uomo".

 

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  Sabato 8 Dicembre 2012 

Solennità dell'Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria

Tema: Rallegrati, piena di grazia, il Signore è con te

Letture: Genesi 3,9-15.20; Salmo 97; Efesini 1,3-6.11-12; Luca 1,26-38

 

Un richiamo esplicito al peccato originale che ha fatto espellere l'umanità dall'Eden e dalla possibilità di accesso all'albero della Vita (=immortalità) e dalla intimità con Dio (=Eden). Sarà il libro dell'Apocalisse a prometterli come dono a chiunque risponde all'Amore di Dio con il servizio verso Dio e il prossimo, grazie alla Pasqua dell'Agnello di Dio, Cristo Gesù. Eva è la madre di tutti i viventi (v. 20) che nascono col peccato originale e necessitano del Sacramento del Battesimo; Maria è la madre della nuova creazione, senza macchia di peccato originale in vista dei meriti del Figlio di Dio che in lei si fa vero uomo per recuperare l'intimità con Dio (=Eden).

Nota sull'Albero della conoscenza del bene e del male, l'unico interdetto/proibito da Dio/Elohim. Il verbo ebraico jadà=conoscere, va inteso nel senso "fare esperienza di". Bene e male sono due opposti, come "sotto e sopra=ovunque" "cielo e terra" "bianco e nero" "giorno e notte=sempre". Il testo vuol comunicare che i nostri progenitori, nel limite loro imposto da Dio nell'uso del libero arbitrio, provocati dal serpente antico, il diavolo omicida fin dal principio (Gv 8,44 - italiano), hanno preferito "fare esperienza" di violazione morale (bene e male=totale indipendenza) con le conseguenze che ben sappiamo dell'invecchiamento e della morte, anche fisica (=esclusione dall'Albero della vita)...

Genesi 3,9-15.20.  9Ma il Signore Dio chiamò l'uomo e gli disse: "Dove sei?". 10Rispose: "Ho udito la tua voce nel giardino: ho avuto paura, perché sono nudo, e mi sono nascosto". 11Riprese: "Chi ti ha fatto sapere che sei nudo? Hai forse mangiato dell'albero di cui ti avevo comandato di non mangiare?". 12Rispose l'uomo: "La donna che tu mi hai posto accanto mi ha dato dell'albero e io ne ho mangiato". 13Il Signore Dio disse alla donna: "Che hai fatto?". Rispose la donna: "Il serpente mi ha ingannata e io ho mangiato".

14Allora il Signore Dio disse al serpente: "Poiché hai fatto questo, maledetto tu fra tutto il bestiame e fra tutti gli animali selvatici! Sul tuo ventre camminerai e polvere mangerai per tutti i giorni della tua vita. 15 Io porrò inimicizia fra te e la donna, fra la tua stirpe e la sua stirpe: questa ti schiaccerà la testa e tu le insidierai il calcagno". 20 L'uomo chiamò sua moglie Eva, perché ella fu la madre di tutti i viventi.

 

Il Salmo 98 (97) (97 LXX e Volg)

Le "mirabilia Dei" si sono manifestate

Rit. Cantate al Signore un canto nuovo,
perché ha compiuto meraviglie

Cantate al Signore un canto nuovo,

perché ha compiuto meraviglie.

Gli ha dato vittoria la sua destra

e il suo braccio santo.

 

2 Il Signore ha fatto conoscere la sua salvezza,

agli occhi delle genti ha rivelato la sua giustizia.

3 Egli si è ricordato del suo amore,

della sua fedeltà alla casa d'Israele.

 

Tutti i confini della terra hanno veduto

la vittoria del nostro Dio.

4 Acclami il Signore tutta la terra,

gridate, esultate, cantate inni!

 

Efesini 1,3-6.11-12. Una delle 5 lettere di Paolo dalla prigionia (Ef. Fil. Col. Filemone e 2a Timoteo). Efeso è una città dell'odierna Turchia (=antica Asia minore), dove si trovano i resti archeologici della Casa della Madre di Dio che seguì l'Apostolo Giovanni. Tema: Dio ci ha scelti prima della creazione del mondo per essere santi e immacolati al suo cospetto nella carità, predestinandoci ad essere per lui figli adottivi mediante Gesù Cristo... ed eredi, a lode della sua gloria

3 Benedetto Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo,

che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei cieli in Cristo.

4In lui ci ha scelti prima della creazione del mondo

per essere santi e immacolati di fronte a lui nella carità,

5predestinandoci a essere per lui figli adottivi

mediante Gesù Cristo,

secondo il disegno d'amore della sua volontà,

6 a lode dello splendore della sua grazia,

di cui ci ha gratificati nel Figlio amato.

11 In lui siamo stati fatti anche eredi,

predestinati - secondo il progetto di colui

che tutto opera secondo la sua volontà -

12a essere lode della sua gloria,

noi, che già prima abbiamo sperato nel Cristo.

 

Canto al Vangelo  Cfr. Lc 1,28
Alleluia, alleluia.

Rallègrati, piena di grazia,
il Signore è con te,
benedetta tu fra le donne.

Alleluia.

 

Luca 1,26-38. Il brano dell'annunciazione richiama la Festa del 25 Marzo come prima tappa della realizzazione del progetto salvifico sull'egoismo dell'umanità. Maria è invitata a rallegrarsi per la sua elezione ad essere la Madre di Dio nel concepimento verginale del Figlio stesso unigenito di Dio. Ed ecco l'Annunciazione...

26 Al sesto mese, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, 27a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. 28 Entrando da lei, disse: "Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te". 29 A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. 30 L'angelo le disse: "Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. 31Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. 32

Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre 33e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine".

34  Allora Maria disse all'angelo: "Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?". 35  Le rispose l'angelo: "Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell'Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. 36Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch'essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: 37  nulla è impossibile a Dio". 38Allora Maria disse: "Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola". E l'angelo si allontanò da lei.

 

Nota storica: L'immacolatezza di Maria fin dal grembo materno è parte della tradizione della Chiesa (Concilio di Efeso del 431) ed ha avuto alcune tappe significative: già la voce di Sant'Efrem della Siria nel IV secolo (+ 373): «Tu solo (o Gesù) e tua madre siete di una bellezza che supera tutti: perché in te non c’è macchia alcuna e nessun’ombra nella tua madre» (Carmi nisibeni, 27,8, CSCO 219,76); la conferma nel medioevo del Beato francescano scozzese Giovanni Duns Scoto (+ 1308-2008: 7° Centenario della morte); la rivelazione del 1830 a Santa Caterina Labouré allora novizia delle Figlie della carità con la Medaglia miracolosa; il dogma di fede proclamato nel 1854 dal Beato Pio IX (Costituzione Apostolica "Ineffabilis Deus" vedi in Wikipedia); la conferma nel 1858 a Lourdes durante la 16a apparizione avvenuta giovedì 25 Marzo (Festa dell'Annunciazione) di quell'anno. Vedi Breve storia del Dogma dell'Immacolata concezione. A Loreto resta "Il mistero della Santa Casa" (DVD Studio 3TV)

 

Approfondimenti:

vedi sul web "La Vergine Maria icona della spiritualità dell'Oriente"; "Duns Scoto e l'Immacolata concezione" di René Laurentin

I miei approfondimenti: Lourdes 1858

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Seconda Domenica di Avvento Anno C (6-12-2015)

Ogni uomo incontrerà il Dio che salva

L'Avviso urgente

La tonalità della liturgia di questa seconda domenica di Avvento è l’annuncio della salvezza ormai vicina. E il suo contrappunto è l’urgenza di preparare il cammino. Per comprendere il messaggio possiamo pensare alla nostra vita. Deve essere capitato a tutti di ricevere la notizia che un fatto da molto desiderato si sta per realizzare: la proposta di un posto di lavoro, la visita di un parente o amico lontano… L’attesa finisce, ma ancora non si compie. Si apre un tempo diverso, un’attesa più concreta, fatta di preparazione, animata dalla certezza che ciò che aspettavamo non è più solo una possibilità, ma una realtà. Se riusciamo a ricordare quando ci è capitato qualcosa di simile, possiamo comprendere meglio i testi biblici.

 

Baruc 5,1-9 (Libro giunto a noi soltanto in lingua greca) - Dal discepolo e collaboratore del profeta Geremia: Gerusalemme, capitale del Regno messianico della tribù di Giuda, è chiamata a gioire nel Signore per il ritorno dall'esilio babilonese, che avverrà certamente e con grandi benefici (Vedi: l'avvento dei Persiani con il re Ciro e il suo Editto di tolleranza del 538 a. Cr.)

1 Deponi, o Gerusalemme, la veste del lutto e dell'afflizione, rivèstiti dello splendore della gloria che ti viene da Dio per sempre. 2Avvolgiti nel manto della giustizia di Dio, metti sul tuo capo il diadema di gloria dell'Eterno, 3perché Dio mostrerà il tuo splendore a ogni creatura sotto il cielo. 4 Sarai chiamata da Dio per sempre: "Pace di giustizia" e "Gloria di pietà" (Isaia 1,26). 5Sorgi, o Gerusalemme, sta' in piedi sull'altura e guarda verso oriente; vedi i tuoi figli riuniti, dal tramonto del sole fino al suo sorgere, alla parola del Santo, esultanti per il ricordo di Dio. 6Si sono allontanati da te a piedi, incalzati dai nemici; ora Dio te li riconduce in trionfo, come sopra un trono regale. 7Poiché Dio ha deciso di spianare ogni alta montagna e le rupi perenni, di colmare le valli livellando il terreno, perché Israele proceda sicuro sotto la gloria di Dio. 8Anche le selve e ogni albero odoroso hanno fatto ombra a Israele per comando di Dio. 9Perché Dio ricondurrà Israele con gioia alla luce della sua gloria, con la misericordia e la giustizia che vengono da lui.

 

Salmo 125/124,1-6 (124 LXX e Volgata)

Preghiera di gioia e riconoscenza per il ritorno dall'esilio

Rit. Grandi cose ha fatto il Signore per noi

Quando il Signore ristabilì la sorte di Sion,

ci sembrava di sognare.

Allora la nostra bocca si riempì di sorriso,

la nostra lingua di gioia.
 

Allora si diceva tra le genti:

«Il Signore ha fatto grandi cose per loro».

Grandi cose ha fatto il Signore per noi:

eravamo pieni di gioia.
 

Ristabilisci, Signore, la nostra sorte.

come i torrenti del Negheb.

Chi semina nelle lacrime

mieterà nella gioia.
 

Nell'andare, se ne va piangendo,

portando la semente da gettare,

ma nel tornare, viene con gioia,

portando i suoi covoni.

 

Filippesi 1,4-6.8-11 - Lettera dalla prigionia rivolta ai Cristiani che operano nella terra di Alessandro il macedone. A quanti sono "operatori di pace" perché siano perseveranti nel testimoniare il Vangelo sino alla fine della loro vita, Paolo assicura il suo sostegno spirituale (Ricorda le 5 lettere dalla prigionia dell'Apostolo Paolo: Efesini, Filippesi, Colossesi, Filèmone e 2 Timoteo)

4Sempre, quando prego per tutti voi, lo faccio con gioia 5a motivo della vostra cooperazione per il Vangelo, dal primo giorno fino al presente. 6Sono persuaso che colui il quale ha iniziato in voi quest'opera buona, la porterà a compimento fino al giorno di Cristo Gesù. 8Infatti Dio mi è testimone del vivo desiderio che nutro per tutti voi nell'amore di Cristo Gesù. 9E perciò prego che la vostra carità cresca sempre più in conoscenza e in pieno discernimento, 10perché possiate distinguere ciò che è meglio ed essere integri e irreprensibili per il giorno di Cristo, 11ricolmi di quel frutto di giustizia che si ottiene per mezzo di Gesù Cristo, a gloria e lode di Dio.

 

Canto al Vangelo Lc 3,4.6
Alleluia, alleluia.
4. Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri!
6. Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!
Alleluia.

 

Luca 3,1-6 - Quadro storico del precursore di Gesù Cristo, Giovanni il Battista, colui che doveva preparare la via al Signore secondo la profezia di Malachia 3,1 (cfr. Vangelo di Marco 1,1-2 - in italiano)

1 Nell'anno quindicesimo dell'impero di Tiberio Cesare, mentre Ponzio Pilato era governatore della Giudea, Erode (Antipa), tetrarca della Galilea, e Filippo, suo fratello, tetrarca dell'Iturea e della Traconìtide, e Lisània tetrarca dell'Abilene, 2 sotto i sommi sacerdoti Anna e Caifa, la parola di Dio venne su Giovanni, figlio di Zaccaria, nel deserto. 3Egli percorse tutta la regione del Giordano, predicando un battesimo di conversione per il perdono dei peccati, 4 com'è scritto nel libro degli oracoli del profeta Isaia:

Voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri! 5Ogni burrone sarà riempito, ogni monte e ogni colle sarà abbassato; le vie tortuose diverranno diritte e quelle impervie, spianate. 6Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio! (cfr. Isaia 40,3-5:  dal Libro della Consolazione d'Israele cc. 40-55)

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Terza Domenica di Avvento Anno C (13-12-2015)

Rallegratevi: il Signore è vicino

Messa "Gaudete in Domino" colore liturgico rosa (rosso+bianco)

 

La gioia della riconciliazione

«La gioia è preghiera, la gioia è fortezza, la gioia è amore, la gioia è una rete d’amore, con la quale voi potete arrivare alle anime. Dio ama chi dona con gioia. Dona di più chi dona con gioia. La miglior via per mostrare la nostra gratitudine a Dio e alla gente è di accettare tutte le cose con gioia. Un cuore contento è il risultato normale di un cuore che brucia d’amore.

Tutti aneliamo al cielo dove abita Dio, ma noi abbiamo in nostro potere di stare in cielo con lui anche adesso, di essere felici con lui in questo preciso momento. Ma l’essere felici con lui adesso significa: amare come ama lui, aiutare come aiuta lui, dare come dà lui, servire come serve lui, salvare come salva lui, stare ventiquattro ore con lui, raggiungere lui nel suo doloroso travestimento» (Madre Teresa di Calcutta).

 

Sofonia 3,14-18a prima dell'esilio babilonese negli anni 640-630 a. Cr. - Nel 721 è già avvenuto l'esilio a Ninive capitale del Regno degli Assiri ed è caduto il Regno d'Israele con Samaria la sua capitale, in cui erano coinvolte ben 11 Tribù dei figli di Giacobbe. Ma il Regno Assiro cesserà nel 612, con la sua capitale, ad opera dei Babilonesi

14 Rallégrati, figlia di Sion, grida di gioia, Israele, esulta e acclama con tutto il cuore, figlia di Gerusalemme! 15Il Signore ha revocato la tua condanna, ha disperso il tuo nemico. Re d'Israele è il Signore in mezzo a te, tu non temerai più alcuna sventura. 16In quel giorno si dirà a Gerusalemme: "Non temere, Sion, non lasciarti cadere le braccia! 17Il Signore, tuo Dio, in mezzo a te è un salvatore potente. Gioirà per te, ti rinnoverà con il suo amore, esulterà per te con grida di gioia". 18 "Io raccoglierò gli afflitti, privati delle feste e lontani da te. Sono la vergogna che grava su di te.

 

Salmo responsoriale: Isaia 12,2-6 Dal libro dell'Emmanuele (cc. 6-12) prima dell'esilio babilonese (586-516=70 anni).

Rit. Canta ed esulta, perché grande in mezzo a te è il Santo d'Israele

Ecco, Dio è la mia salvezza;

io avrò fiducia, non avrò timore,

perché mia forza e mio canto è il Signore;

egli è stato la mia salvezza.
 

Attingerete acqua con gioia

alle sorgenti della salvezza.

Rendete grazie al Signore e invocate il suo nome,

proclamate fra i popoli le sue opere,

fate ricordare che il suo nome è sublime.
 

Cantate inni al Signore, perché ha fatto cose eccelse,

le conosca tutta la terra.

Canta ed esulta, tu che abiti in Sion,

perché grande in mezzo a te è il Santo d'Israele.

 

Filippesi 4,4-7 Una delle 5 lettere dalla prigionia di Paolo. I Filippesi hanno aiutato Paolo anche economicamente.

Lettera dalla prigionia rivolta ai cristiani della terra di Alessandro il macedone con l'invito ad essere "lieti nel Signore": un brano sul valore della preghiera filiale rivolta a Dio Padre con fiducia, nell'attesa del ritorno del Signore...

4Siate sempre lieti nel Signore, ve lo ripeto: siate lieti. 5  La vostra amabilità sia nota a tutti. Il Signore è vicino! 6Non angustiatevi per nulla, ma in ogni circostanza fate presenti a Dio le vostre richieste con preghiere, suppliche e ringraziamenti. 7E la pace di Dio, che supera ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori e le vostre menti in Cristo Gesù.

 

Canto al Vangelo Is 61,1 Terzo Isaia cc. 56-66 dopo l'esilio babilonese

E' l'inizio del brano che Gesù legge nella sinagoga di Nazaret in Luca 4,18
Alleluia, alleluia.

Lo Spirito del Signore è sopra di me,
mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annunzio.
Alleluia.

Luca 3,10-18 - Giovanni il Battista prepara la via al Messia. Tre gruppi di persone interrogano il Battista: la folla; i pubblicani che riscuotevano le tasse da parte dei romani; alcuni soldati. Poi il Battista traccia la sua vera identità e spiega la differenza tra il suo battesimo e quello che il Messia inaugurerà per il perdono dei peccati nello Spirito Santo e nel fuoco (=Battesimo Sacramento). Gesù il messia, stabilirà la giustizia su tutta la terra

10Le folle lo interrogavano: "Che cosa dobbiamo fare?". 11Rispondeva loro: "Chi ha due tuniche ne dia a chi non ne ha, e chi ha da mangiare faccia altrettanto". 12 Vennero anche dei pubblicani a farsi battezzare e gli chiesero: "Maestro, che cosa dobbiamo fare?". 13Ed egli disse loro: "Non esigete nulla di più di quanto vi è stato fissato". 14Lo interrogavano anche alcuni soldati: "E noi, che cosa dobbiamo fare?". Rispose loro: "Non maltrattate e non estorcete niente a nessuno; accontentatevi delle vostre paghe".  15Poiché il popolo era in attesa e tutti, riguardo a Giovanni, si domandavano in cuor loro se non fosse lui il Cristo, 16Giovanni rispose a tutti dicendo: "Io vi battezzo con acqua; ma viene colui che è più forte di me, a cui non sono degno di slegare i lacci dei sandali. Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco. 17Tiene in mano la pala per pulire la sua aia e per raccogliere il frumento nel suo granaio; ma brucerà la paglia con un fuoco inestinguibile". 18Con molte altre esortazioni Giovanni evangelizzava il popolo.

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Quarta Domenica di Avvento Anno C (20-12-2015)

Gesù il figlio di Maria

Gesù, uno di noi
«Gesù ha fame e sete (Mt 4,2; 21,18; Gv 4,7; 19,28), è soggetto alla fatica (Gv 4,6), stringe amicizie, piange su Lazzaro (Gv 11,35) e su Gerusalemme (Luca 19,41), ha compassione delle folle (Mt 10,36), o è pieno di gioia davanti alle realizzazioni dell’amore del Padre (Lc 10,21). Avvicina gli uomini con una semplicità e una autorità sconvolgenti: i peccatori, gli ammalati, quelli che soffrono, trovano in lui la comprensione che cercano e, insieme, l’appello energico che li converte. Si decide, giorno dopo giorno, per la missione affidatagli dal Padre: dalla tentazione nel deserto fino alla suprema decisione dell’Orto degli ulivi, dove cogliamo la profondità umana sia delle sue sofferenze sia del suo attaccamento al Padre e alla sua volontà» (J. Suenens).
 

Michea 5,2-5 (ebraico 5,1-4a) E' il profeta contemporaneo di Isaia (700 a. Cr.) che annuncia il Luogo della nascita del Messia: Betlemme patria di Jesse=Efrata, padre di Davide, sovrano del Regno di Giuda dal quale viene il Messia annunziato da tutti i Profeti d'Israele. La capitale del Regno di Giuda è Gerusalemme, luogo della Redenzione, della Missione, della Gloria finale dell'umanità redenta (vedi Ap 21)

2Perciò Dio li metterà in potere altrui, fino a quando partorirà colei che deve partorire; e il resto dei tuoi fratelli ritornerà ai figli d'Israele.3Egli si leverà e pascerà con la forza del Signore,con la maestà del nome del Signore, suo Dio. Abiteranno sicuri, perché egli allora sarà grande fino agli estremi confini della terra. 4 Egli stesso sarà la pace! Se Assur entrerà nella nostra terra e metterà il piede nei nostri palazzi, noi schiereremo contro di lui sette pastori e otto capi di uomini, 5che governeranno la terra di Assur con la spada, la terra di Nimrod con il suo stesso pugnale. Egli ci libererà da Assur, se entrerà nella nostra terra e metterà piede entro i nostri confini.

 

Salmo 80(79),2-3.15-16.18-19 (79 LXX e Volg) - Dio è la guida migliore per il suo popolo (vedi Salmo 23/22,1-6)

Rit. Signore, fa' splendere il tuo volto e noi saremo salvi

2. Tu, pastore d'Israele, ascolta,
seduto sui cherubini, risplendi.
3. Risveglia la tua potenza
e vieni a salvarci.
 

15. Dio degli eserciti, ritorna!

Guarda dal cielo e vedi

e visita questa vigna,

16. proteggi quello che la tua destra ha piantato,

il figlio dell'uomo che per te hai reso forte.
 

18. Sia la tua mano sull'uomo della tua destra,

sul figlio dell'uomo che per te hai reso forte.

19. Da te mai più ci allontaneremo,

facci rivivere e noi invocheremo il tuo nome.

 

Ebrei 10,5-10 sul tema del Sacerdozio di Cristo e il suo profondo legame con la tradizione ebraica del Messia liberatore

5 Per questo, entrando nel mondo, Cristo dice: Tu non hai voluto né sacrificio né offerta, un corpo invece mi hai preparato (LXX). 6 Non hai gradito né olocausti né sacrifici per il peccato. 7Allora ho detto: "Ecco, io vengo - poiché di me sta scritto nel rotolo del libro - per fare, o Dio, la tua volontà" (Salmo 40/39). 8Dopo aver detto: Tu non hai voluto e non hai gradito né sacrifici né offerte, né olocausti né sacrifici per il peccato, cose che vengono offerte secondo la Legge, 9soggiunge: Ecco, io vengo a fare la tua volontà. cfr. Salmo 40 (39). Così egli abolisce il primo sacrificio per costituire quello nuovo. 10Mediante quella volontà siamo stati santificati per mezzo dell'offerta del corpo di Gesù Cristo, una volta per sempre.

Nota - DAL SALMO EBRAICO 40,7-8 (39: LXX E VOLGATA): 7. Sacrificio e offerta non gradisci, gli orecchi mi hai aperto, non hai chiesto olocausto né sacrificio per il peccato (tu mi hai formato un corpo – aggiunta della versione greca dei LXX). 8. Allora ho detto: “Ecco, io vengo. Nel rotolo del libro su di me è scritto 9. di fare la tua volontà: mio Dio, questo io desidero; la tua legge è nel mio intimo”. L'Apostolo Paolo scrivendo ai Colossesi rivela che "in Cristo abita corporalmente tutta la pienezza della Divinità" (Col 2,9), è l'Emmanuele=il Dio con noi!

 

Canto al Vangelo  Lc 1,38
Alleluia, alleluia.
Ecco la serva del Signore:
avvenga per me secondo la tua parola.
Alleluia.

 

Luca 1,39-48a - La Visitazione di Maria alla cugina Elisabetta (secondo Mistero gaudioso del Santo Rosario della B. V. Maria). Per gli archeologi il luogo è Ain Karim, in Giudea

 39 In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda. 40Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. 41Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo 42ed esclamò a gran voce: "Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! 43A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? 44Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. 45E beata colei che ha creduto nell'adempimento di ciò che il Signore le ha detto". 46  Allora Maria disse: "L'anima mia magnifica il Signore 47e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, 48perché ha guardato l'umiltà della sua serva. D'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.

NOTA: Elisabetta sa - per rivelazione dello Spirito Santo - che Maria è incinta ed ha il segno interiore di suo figlio al sesto mese, Giovanni il Battista, che sussulta di gioia. Elisabetta inoltre, riconosce "la Madre del mio Signore"

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