L'anatroccolo sposato

 

Sembrava una ragazza fusa, le coprivano anche il naso
quegli occhiali senza etą. Per qualche brufolo sul viso
rimaneva chiusa in casa con la sua malinconia
che le faceva compagnia ed io la odiavo.
Vestita da buttare via dava quella nostalgia
di una vecchia ferrovia, sembrava fatta con la cera
della luna qualche sera era l’altra sua metą
caduta sopra la cittą ed io la odiavo.
Lo sguardo freddo di un guerriero, 50 chili di mistero
mi portava sfiga come un gatto nero
come un miracolo annunciato quell’anatroccolo
č cambiato, ed io…

Se avevo il tempo di pensare che nell’odio c’era amore
er’o primm’a me vasą, forse gli occhiali,
quei suoi vestiti so state a me ‘mbruglią.
Si travestiva fino al cuore quella strega dell’amore
me facett’annammurą. Vorrei gridare per non morire:
c’č un altro al posto mio.

La storia che ti ho raccontato č un ricordo del passato
che divido insieme a te. Da quando lei si č innamorata
ho perduto un grande amico ma non l’hai capito mai,
solo stasera scoprirai che io l’amavo.
Sarņ un vigliacco per amore, facevo finta di pensare
che portava sfiga come un gatto nero.
Dell’anatroccolo sposato io sono ancora innamorato.
Addio…

Se avevo il tempo di pensare…

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