L A  C I T T A'  D I   S A L E M I

 

 

 

 

 

 

S A L E M I    C I T T A'   D E V O T A

 

SALEMI, UNA CITTA' DEVOTA

  Un miracolo,       

e fu costruita     

la chiesa    

 

La via Francesco Saverio Baviera, meglio conosciuta come la strada " dell'Ecce Homo", segna il confine tra il centro storico di Salemi e l'antico quartiere della Misericordia. Al di sotto di tale via un vastissimo abitato si stende verso valle adagiandosi sul versante di levante della collina…Guarda un panorama ricco di verde e ammira splendide albe. Anticamente era conosciuto come il quartiere della Giudecca. Nel 1968, a causa del terremoto, venne parzialmente abbandonato. Poi, dopo essere stata avviata la ricostruzione che prevede, fra l'altro, laddove è possibile, il recupero o la conservazione dell'antica struttura, la gente ha cominciato a ripopolare l'antico insediamento. Dall'alto si ammira una splendida composizione architettonica: l'intersecarsi di viuzze e gradinate che scendono come mille rivoli verso altri accessi, fanno risaltare ancor più la bellezza del quartiere. A mezza costa vi è una chiesetta dedicata alla Madre SS della Misericordia che nel tempo ha perduto lentamente la sua importanza perché ritenuta, a torto, di poco interesse. Invece, si racconta, che attorno a quelle mura nel secoli passati, ebbero a verificarsi miracolosi eventi che portarono alla costruzione della chiesa. Ad una immagine dipinta su una lapide attaccata sul muro esterno di una casa, vennero attribuiti miracoli strabilianti. In conseguenza di tali segni celesti " il popolo, i nobili e i plebei" concorsero con larghe donazioni per fabbricare una cappella. La notizia dell'immagine che dispensava miracoli si sparse per tutta la Sicilia e nel 1622 due monaci dell'Ordine degli Agostiniani scalzi, i padri Tommaso Di Gesù e Prospero di Santa Monica " ... ancor uomini d'ottimi costumi"... furono inviati a Salemi dai loro superiori e stipularono il 14 luglio in notar Antonio Lo Vesco, un pubblico atto per edificare intorno alla cappella un convento " ... per stabilire, anzi vieppiù infervorare la devozione alla prodigiosa immagine... Il e per la costruzione di quel convento ... tutti ancor s'esibivano a contribuir copiose limosine. Per motivi rimasti sconosciuti i due padri una volta allontanatisi dal paese non vi fecero più ritorno. La progettata costruzione del convento naufragò. Dal cielo, però, altri segni lasciarono intendere d'esser gradita la costruzione nel sito di un luogo di preghiera. Una grandinata di particolare violenza si abbatté sul paese lasciando cadere sulla soglia della cappella una gragnola di speciale grandezza, mai vista da occhio umano, che improvvisamente si impietrì divenendo un cubetto di limpido cristallo resistente a tutte le prove, non ultima a quella del fuoco. Conservata e venerata nella cappella, veniva portata dal sacerdote che presso di sé la conserva, agli infermi perché immergendolo con viva fede in un po' d'acqua questa trangugiando ricuperassero la sanità Il vero è ‑ scriveva il Cremona‑ che assai la Vergine si compiace in tal atto come attestano i molti e molti che trovandosi vicinissimi a morire frappoco si sono alzati da letto ben sani e robusti". La notizia del miracolo riaccese nel salemitani il desiderio di onorare la Madonna in degna sede e nel 1758 si determinò finalmente di ampliare la cappella che divenne la chiesa ricca di stucchi, di altari e dipinti che ancora, in parte, possiamo ammirare.

 

L A   F E S T A   D E L L'   I M M A C O L A T A

 

 

L'otto Dicembre Salemi celebra la festa dell'Immacolata. In quel giorno la processione attraversa il centro storico e si protrae per tutta la Via Matteotti fino alle TRE CROCI. In quel giorno di festa i salemitani ritrovano la serenità e  il conforto nello sguardo della BEATA SEMPRE VERGINE MARIA. La Città si ferma e da lontano si può ammirare il suggestivo lento andare delle fiammelle dei ceri che seguono la processione,ascoltare le voci dei cori cantano inni all'Immacolata. Lo sguardo dei fedeli emana  sentimenti di speranza; a Lei affidano ogni tipo di preghiera. Intorno i bimbi tirano i genitori verso le bancarelle delle "calie e semenze" o verso quella dei palloncini. Lei, dall'alto, poggiata sulle spalle dei suoi forti e fedeli portatori guarda e  benedice tutti i Fedeli. Il suo rientro è seguito dalla messa e dai giochi d'artificio.

 

L'Immacolata esce dalla Chiesa Madre prima del terremoto del 1968

 

L'Immacolata in Piazza Alicea sempre prima del sisma

 

L'Immacolata si avvia per la discesa del collegio portata dai fedeli

 

 

L'Immacolata in Piazza Libertà estratta dalle macerie della Chiesa Madre

 

 

A Salemi viene anche festeggiato il Santo Patrono "S.NICOLA DI BARI", e altre manifestazioni religiose che al più presto vi faremo conoscere.

 

crazynurse@libero.it

 

 

 

 

 

   

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