La prostituzione: variazioni sul tema
L'esperienza sul campo porta ad ampliare e ad
approfondire la conoscenza delle situazioni delle ragazze che si
prostituiscono sulle strade. E' possibile individuare alcune costanti,
sebbene in continua e rapida evoluzione; in particolare si assiste ad
uno spostamento della prostituzione dalla strada agli appartamenti. Alcune giovani, sovente minorenni, subiscono o
hanno subito violenza nei luoghi di origine; molte albanesi vengono
costrette con la violenza fisica e sessuale, con il ricatto psicologico
ed il plagio della volontà a stare sulla strada fino a raggiungere
anche trenta prestazioni in un giorno. Molte ragazze seguono il
fidanzato; vi sono numerosi casi di connivenza dei genitori e delle
famiglie, dei parenti o dei conoscenti; il più delle volte ci troviamo
di fronte ad un intrigo generazionale impenetrabile fatto di cose non
dette, di misteri e di menzogne. Molte giovani in situazioni di vita
precarie o desiderose di affrancarsi, attirate da false prospettive di
affermazione economica e sociale, accettano la proposta di venire in
occidente per lavorare: si va dalla promessa di un impiego in un night
come cubista, barista, al lavoro di domestica o a qualsiasi altra
occupazione. È il caso soprattutto delle russe, ucraine,
moldave o rumene. Lungo il percorso molte di loro subiscono violenze e
veri e propri passaggi di proprietà per arrivare poi, attraverso
Ungheria, Austria, Slovenia, Montenegro, negli alberghi compiacenti
delle nostre città ed infine sulle strade. Nei paesi dell'Est, dalla
caduta dei muro di Berlino ad oggi, il fenomeno ha raggiunto proporzioni
catastrofiche. Si parla di centinaia di migliaia, forse un milione di
giovani sparse sulle strade di tutta Europa.
Si discute sul fatto che molte si espongano
liberamente al rischio prostituzione, conoscano cioè quello che le
aspetta o addirittura decidano alla partenza di prostituirsi per
risolvere problemi economici e personali. Scoprono poi la dura schiavitù
cui sono sottoposte, ricercate dai clienti e sfruttate dai loro
aguzzini. Si discute ampiamente sulla possibilità che esista
una prostituzione di ragazze straniere libere sulla strada, o che i
proventi costituiscano comunque un vantaggio per loro; l'esperienza sul
campo, in media, non permette di accettare questo rispettabile punto di
vista, che appare decisamente pilotato da posizioni apparentemente
progressiste, ma che relativizzano la gravità dei problema. |