FORUM DI DISCUSSIONE SUL RUOLO DEI GENITORI OGGI
DOMANDA:
Ho due bambini, uno di 4 anni e mezzo l'altro di 2 anni e mezzo.Il più grande mi da molto da pensare perchè pur essendo un bimbo estremamente sensibile, ha un carattere molto forte e deciso e soprattutto è molto testardo.Io e mio marito cerchiamo di dialogare con lui,di spiegare sempre con pazienza il perchè deve o non deve fare qualcosa o il perchè di qualsiasi situazione,ma purtroppo lui regolarmente o non ci ascolta, facendoci ripetere all'infinito le cose, o rimane fermo nelle sue posizioni..E' veramente difficile con lui avere pazienza e quando la perdo, per non sculacciarlo spesso alzo la voce.Il bambino mi ha chiesto di fare un patto cioè di non strillare più e io ci sto provando ma mi creda è veramente difficilissimo.L'altra mattina mi ha sconvolta.Appena sveglio mi ha raccontato che aveva sognato di essere grande e di aver ucciso sia me che il suo papà ,perchè quando era piccolo eravamo stati cattivi con lui.Dove sto sbagliando? Ogni giorno mi metto in discussione come madre, non sono se faccio bene.
RISPOSTA:
Capita a volte che i bambini portino a casa oggetti non di loro proprietà.Quando il “ furto” è scoperto, bisogna stare attenti a non drammatizzare e a non umiliare la personalità del bambino. Il bambino può essere guidato sulla retta via con dignità. Bisogna puntare più sul fatto e le conseguenze, piuttosto che sul giudizio alla persona. Perciò gli va detto con CALMA e FERMEZZA :”Il camion non è tuo. Restituiscilo al suo proprietario”, piuttosto che “Non ti vergogni di quello che hai fatto?” oppure “Se continui così i carabinieri vengono a prenderti e ti portano in prigione”.Altra cosa da evitare è perdersi in discussioni inutili che indagano sul perché lo ha fatto. Può darsi che non lo sappia nemmeno lui perché si comporta così e sicuramente finirà con l’infilare una bugia compromettendo ancora di più la sua posizione. E’ meglio invitarlo a riparare il danno e a non TRANSIGERE su questo, piuttosto che soffermarsi su lunghe discussioni. Se da un bambino di due tre anni non si può pretendere che non tocchi le cose degli altri, a quattro-cinque anni lo si può fare, anche se non mi aspetterei mai che un piccolo di questa età sia capace di resistere al fascino e all’attrattiva di un nuovo giocattolo. Occorre chiarire che il “furto” per il bambino ha un significato diverso da quello che ha per un adulto. Il senso di proprietà del bambino non ha fini di potere o di guadagno. In altre parole non ruba per sentirsi potente o peggio ancora per danneggiare l’altro, ma in funzione di un suo bisogno o desiderio e questo a causa del suo egocentrismo. Sarà solo verso i sei anni che verrà a contatto con il vero valore sociale del concetto di proprietà. A volte rubare o mentire assumono un significato più profondo e potrebbero esprimere qualcosa per dire che non si è felici, che ci si sente incompresi . Nella sua seconda richiesta mi racconta di un sogno fatto dal suo bambino che potrebbe essere rivelatore di un certo disagio , ma che sarebbe prematuro interpretare non avendo sufficienti elementi.
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