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Gli inalanti

        Colle, colori e vernici, kerosene, gas delle bombolette spray, diluenti per vernici, smalti, benzine. La tipologia dell’assuntore varia a seconda delle sostanze; ad esempio, inalare colla o solventi è più diffuso fra bambini e adolescenti, mentre l’inalare vernici e spray è tipico di una popolazione più adulta, anche in relazione alla credenza che tali vaso-dilatatori possano prolungare ed intensificare l’orgasmo. L’effetto e la tossicità variano ampiamente in relazione al tipo di sostanza abusata. Infatti l’inalazione di colle è meno pericolosa rispetto ad altri inalanti. Individuiamo alcuni sintomi comuni ad una gran parte di essi.

Aspetti clinici

        L'abuso di sostanze volatili induce effetti simili a quelli delle sostanze ipnotico-sedative. Dosi piccole producono euforia, eccitazione e disturbi del comportamento simili a quelli prodotti dall'alcol. Si raggiunge velocemente l'intossicazione e veloce è anche la discesa; sniffate ripetute permettono di mantenere gli effetti per molte ore. Dosi maggiormente elevate danno effetti meno piacevoli e maggiormente pericolosi come allucinazioni visive e uditive. Vengono spesso riportati come sintomi sgradevoli: disartria, atassia, agitazione, tremori, confusione, debolezza muscolare, mal di testa, crampi addominali, irritabilità, nausea e vomito con rischio di disidratazione. L'uso cronico può determinare epistassi, alitosi, ulcerazioni del naso e della bocca, congiuntivite, riniti croniche, aumento dell'espettorazione bronchiale. Possono anche verificarsi anoressia, perdita di peso e affaticamento. Ulteriori complicazioni sono la perdita di concentrazione, la depressione, letargia, irritabilità, ostilità e paranoia. Il rischio maggiore associato all'abuso di inalanti rimane la morte improvvisa. La diagnosi di abuso di sostanze volatili si riferisce a comportamenti simili all' ubriacatura, una inspiegabile disattenzione, anoressia, malinconia. I capelli, i vestiti e l'alito possono odorare di solvente e intorno alla bocca compare un tipico eczema. Quando il soggetto è molto affaticato e la rabbia e l'ostilità accrescono la temperatura emotiva possono essere segnali di una probabile morte improvvisa. Quest'ultima è causata da inibizione della respirazione, soffocamento, depressione respiratoria e aritmie cardiache. Il soggetto intossicato da inalanti non va inseguito ma mantenuto in un'atmosfera tranquilla, arieggiata; se collassa è necessario portarlo in un ambiente aperto e parlargli in modo calmo e tassicurante. Dopo circa 5-20 minuti dall'ultima inalazione, se non sono state assunte altre droghe o alcol, il soggetto tornerà sobrio. La tossicità cronica da solventi organici può causare danni irreversibili ai reni, al fegato, al cuore e ai polmoni. Con l'uso giornaliero, è possibile che si instauri la tolleranza; alla sospensione brusca di queste sostanze si può instaurare una sintomatologia astinenziale simile a quella che compare negli alcolisti. Degli inalanti fanno parte: il protossido d'azoto, l'etere; i nitriti di amile, butile ed isobutile, il toluene (contenuto in vernici e colle), il dicloropropano (smacchiatore) , il bromo-cloro-difluoro-metano (contenuto negli estintori) , i fluorocarburi (contenuti negli areosols antiasmatici) , il tricloroetano, il percloroetilene ed il tricloro etilene (contenuti in colle ed in diffusissimi liquidi correttori per la dattilografia) , il butano (contenuto nelle bombolette di ricarica degli accendini). Tutti questi prodotti sono facilmente reperibili, economici e consentiti dalla legge. I collanti sono spesso sniffati da sacchetti di patatine vuoti; i solventi possono essere inalati direttamente dai loro contenitori o da stracci imbevuti. Degli inalanti se ne distinguono quattro classi fondamentali:

sostanze volatili: tra cui la colla, il combustibile per accendini, i solventi delle vernici, la benzina, il gas di scarico.

areosol: includono le lacche per capelli, i deodoranti, le vernici spray.

anestetici: tra cui etere, cloroformio, protossido d'azoto

nitrirti volatili: tra cui il nitrito d'amile (contenuto in farmaci per malattie cardiache) e il nitrito di butile (componente di alcuni deodoranti per ambiente

        L'effetto intossicante è simile sia che gli inalanti vengano annusati o aspirati attraverso la bocca. L'uso degli inalanti è diffuso tra la popolazione molto giovane compresa tra i 13 e i 15 anni. L'uso cronico può portare a neuropatie tossiche, disfunzioni renali, anemie e danni epatici, indifferenza, indolenza, apatia, difficoltà con i genitori, problemi scolastici.  

 

Le conseguenze fisiologiche dell’intossicazione

        Negli assuntori cronici è possibile che si verifichino tolleranza alla sostanza, dipendenza, morte improvvisa per collasso polmonare e soffocamento.

 

I segni d’assunzione

        I vari inalanti sono usati per le loro proprietà euforizzanti. L'assunzione di un inalante può essere rivelata dai seguenti sintomi:


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