Indice sostanze  

Gli allucinogeni

La storia

Gli effetti fisiologici
Gli effetti psicologici
I segni dell'assunzione
Le complicanze mediche e l'overdose
L'intossicazione acuta
Le precauzioni per l'uso

La storia

        Gli allucinogeni naturali estratti dal psylocibe mexicana (fungo magico) furono in passato utilizzati nelle cerimonie religiose dei popoli del Messico e dell'America Centrale. In particolare erano molto utilizzati a tali scopi i funghi di psilocibina, lunghi funghi scuri che con il deperimento tendono a scurirsi ulteriormente fino a diventare bluastri, i quali contengono due sostanze allucinogene: la psilocibina e la psilocina. I sacerdoti messicani pensavano che questo fungo (teonanacatl: carne di dio) permettesse di entrare in comunicazione con gli dei e portasse ad acquisire facoltà magiche e curative. Gli Aztechi invece ritenevano sacro il cactus peyotl, la pianta da cui si ricava un allucinogeno naturale, la mescalina, che si consuma in forma di bottoni freschi o secchi e da effetti simili a quelli dell’LSD. I mescaleros, indios del centro America, avevano fatto dell’assunzione del cactus peyotl (peyote) il fulcro dei cerimoniali religiosi come strumento di illuminazione e trascendenza.

        La mescalina ha ispirato un’opera letteraria: "Le Porte"di  Aldous Huxley il quale riteneva che tale sostanza fosse il mezzo più efficace per gettare luce su le zone della coscienza umana che la cultura occidentale, improntata alla razionalità, aveva messo in ombra. L’autore fece anche da cavia agli esperimenti con cui gli psichiatri Osmond, Smythies, Hoffer stavano indagando la possibilità di studiare i meccanismi biologici della schizofrenia attraverso l’induzione di psicosi sperimentali con mescalina. Gli allucinogeni non producono assuefazione ma ingenerano una fortissima tolleranza: la stessa sostanza, assunta a distanza di pochi giorni, non fa più effetto.

        L’LSD è un prodotto di sintesi che viene commercializzato sotto forma di pillole di varia dimensione, di piccoli francobolli, o zollette di zucchero. La composizione del prodotto è varia e incerta, così come i dosaggi: si pensa che esistano diversi tipi di LSD. L’LSD è un’unica sostanza ma compare sul mercato con diversi tagli (anfetamine, ecstasy, stricnina). I tagli influenzano fortemente gli effetti, in particolare la fase finale nella quale l’effetto della sostanza scende.

        La PCP (fenciclidina), altra sostanza di sintesi, può essere ingerita o fumata. La dose efficace di questa sostanza è di 2-5 milligrammi. Essa viene spesso addizionata ad altre sostanze per potenziarne gli effetti.

        Il fungo psilocibina, l'LSD, la mescalina e il peyote sono assunti oralmente. Il peyote e la fenciclidina (PCP) possono essere anche fumati. Raramente gli alllucinogeni sono assunti per endovena.

Gli aspetti clinici

LSD (Acido, A, Trip)

        La dietilamide dell'acido lisergico o LSD, è un allucinogeno di semisintesi derivato dall'acido lisergico, presente negli alcaloidi della segale cornuta. L'LSD viene sintetizzato a partire dall'acido lisergico che viene ottenuto da alcaloidi (ergometrina) estratti dagli sclerozi, che rappresentano la forma vegetativa della Claviceps purpurea, parassita sulle piante di segale. Sul mercato clandestino, l'LSD nei primi anni 80, circolava in forme diverse: polveri farmecologiche usate poi per riempire capsule di gelatina, cubetti di zucchero e carta assorbente. L'LSD veniva anche incorporata in una matrice di gelatina che veniva tagliata, dopo solidificazione, in cubetti detti "vetro di finestra". Attualmente le formulazioni più frequenti  sono strisce di carta o compressine.

        Si è rilevato negli ultimi anni un notevole incremento del suo utilizzo: dall’1% dei nuovi SERT nel 1992/93 al 16% del primo trimestre 1995. L’uso è per via orale (compresse, micropunte o francobolli imbevuti di una soluzione alcolica di LSD), spesso in locali di ritrovo giovanile. Può causare l’insorgenza di Bad Trip (attacco di panico, talora episodi psicotici transitori) e flash back che persistono per mesi dopo l’interruzione dell’uso. Il problema più grave può essere l’insorgenza di una psicosi cronica, probabilmente legata alla slatentizzazione di elementi psicopatologici in personalità ad elevata vulnerabilità. A basse dosi può intensificare suoni e luci, accentuando gli impulsi sensoriali esterni. Non si è dimostrata l'instaurazione della dipendenza fisica dopo uso cronico anche se si instaura il fenomeno della tolleranza. Un uso prolungato di LSD, anche fino a diversi mesi dopo la cessazione dell'uso, provoca difficoltà di memoria, turbe comportamentali, ansia e depressione fino all'allontanamento dalla vita sociale. L'assunzione di allucinogeni, quindi di LSD, può comportare: allucinosi, disturbo delirante, disturbo percettivo post-allucinogeno, disturbo dell'umore. Nell'allucinosi, si notano turbe percettive in stato di piena vigilanza (illusioni, allucinazioni, sinestesie). Nel disturbo delirante, il soggetto ha la convinzione che le turbe percettive di cui fa esperienza nel corso dell'allucinosi corrispondano alla realtà. Il disturbo dell'umore può insorgere entro 1-2 settimane dall'inizio dell'uso della sostanza e persistere per più di 24 ore dopo la cessazione dell'uso stesso. Ci possono essere elementi depressivi o maniacali.  Il disturbo percettivo post-allucinogeno (flash-back) consiste nel ricorrere dell'esperienza allucinogena (pochi secondi) anche dopo diverso tempo (mesi) che la si è interrotta. I flshbacks si fanno meno frequenti con l'andare del tempo.  

Gli effetti

        Non esistono veri e propri effetti stabili poiché l’esperienza è fortemente soggettiva, imprevedibile e caotica, varia a seconda del contesto e della personalità coinvolta. Gli effetti soggettivi dipendono da: dose, ambiente, via di somministrazione, personalità di chi ne abusa.

        Una reazione tossica comune a tutti gli allucinogeni è il viaggio (trip): una reazione ansiosa acuta simile ad un episodio schizofrenico acuto. Tale effetto dura dalle quattro alle dodici ore, ma può prolungarsi per giorni o mesi, in quanto gli allucinogeni sono liposolubili e permangono nei depositi adiposi diversi tempo dopo l’assunzione. Persone che hanno sperimentato il viaggio provano il fenomeno del flash-back, istanti nei quali si ha l’impressione di rivivere la situazione psichedelica originale, anche quando la sostanza non è stata assunta.

        L’uso prolungato può provocare psicosi; personalità fragili e vulnerabili possono rimanere gravemente squilibrate per moltissimo tempo, fino ad arrivare a danneggiare permanentemente l’equilibrio psichico.

Gli effetti fisiologici

Gli effetti psicologici

I segni d’assunzione

        La persona che ha assunto allucinogeni è altamente imprevedibile e potenzialmente violenta. I sintomi appaiono in persone non tolleranti dopo 10-50 mg. I soggetti sperimentano distorsione degli stimoli sensoriali con paranoia, agitazione estrema, instabilità dell’umore e del comportamento, sono facilmente sovrastimolabili. Si riscontrano i sintomi base di tutti gli allucinogeni e in particolare:

a carico del SN centrale e periferico

  • ipertonicità

  • disartria

  • analgesia

  • parestesia

  • convulsioni

  • psicosi

  • coma

di tipo muscoloscheletrico

  • tremori

  • atassia

  • posture bizzarre

  • iperflessia

  • rigidità dei muscoli della nuca e schiena che portano ad inarcamento

a carico del sistema cardiovascolare

  • ipertensione

  • aritmie

a carico del sistema gastroenterico

  • aumento della salivazione

  • vomito ematico, con sangue

 

Le complicanze mediche e l'overdose

Le possibili complicaze mediche legate all'uso sono:

L’overdose

        I casi di morte che si sono verificati sotto l’effetto di LSD e di altri allucinogeni derivano da azioni incontrollate dovute all’alterata percezione della realtà circostante. Se assunti da persona immature o vicine all’adolescenza possono esserci forti rischi di influenze negative nello sviluppo del pensiero consapevole e della concezione del mondo.

Sono segni dell’overdose:

 

L’intossicazione acuta da allucinogeni

I pazienti intossicati si presentano con:

Il trattamento dell’intossicazione acuta

        l’intervento più opportuno è di portare gli interessati in ospedale. In genere i pazienti possono diventare violenti a qualsiasi stimolo, in questi casi:

 

 Le precauzioni per l’uso

        E’ ovviamente sconsigliato assumere in modo poco prudente e superficiale sostanze che modificano la mente; si rischia l’intelligenza e la propria visione del mondo. Una delle paranoie frequenti è che l’effetto della sostanza non finisca e di non riuscire a tornare normali, poiché la percezione del tempo è alterata e bizzarra. In questi casi è necessario non perdere la calma e aspettare.

Se si sta per farne uso ci sono alcune precauzioni da prendere:

        Se l’allucinogeno è naturale e non sintetico, non è valutabile a priori la quantità di principio attivo presente. Se si assumono bottoni freschi o secchi di peyotl si potrebbe avere una forte nausea, seguita spesso da vomito.


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