Bollettino Parrocchiale di Costalta (Dicembre 2005)



Lettera al Segretario particolare di Papa Giovanni Paolo II

A SUA ECCELLENZA
MONS. STANISLAO DZIWISZ
Segretario particolare del Papa Giovanni Paolo II
Caro Padre,
la comunità cristiana di Costalta, un piccolo villaggio sperduto tra i boschi delle Dolomiti, si è sentita in questi giorni più che mai parte di quella Chiesa universale, che ha amato, sofferto, pregato per il papa Giovanni Paolo II, che il Signore ha accolto tra le sue braccia.
Nelle veglie dì preghiera, nella recita del rosario, sono state più volte ripetute le ultime parole del papa “Siate gioiosi”. E questa comunità ha potuto trovare motivazione di gioia, in questo sofferto momento di distacco, proprio ricordando le giornate più belle della sua storia recente, che sono coincise con due arrivi del papa a Costalta.
Crediamo di dover porgere a lei, che è stato la persona più vicina al Santo Padre, i sentimenti della nostra partecipazione al dolore, ricordandola accanto a lui, quel pomeriggio dell’11 luglio 1987, quando scendevate dal bosco, aprendovi un sentiero tra l’erba ancora da falciare, passando accanto ai fienili e, soprattutto, incontrando la gente che stava raccogliendo il fieno. Allora la voce che il papa stava arrivando a Costalta scosse il paese come un terremoto e tutti accorsero, come le folle a tempi di Gesù, per poter incontrare il pastore che veniva a visitare uno sparuto gregge di montagna. Parve allora di essere simili ai discepoli sul monte Tabor: “E’ bello per noi stare qui”.
Ora questa comunità si sente ancor più vicina a Giovanni Paolo II, nella Comunione dei Santi, nella beata speranza di un definitivo incontro ed abbraccio, risorti nella carne, nella vita eterna.
Nel rinnovarle il nostro affetto e la condivisione di sentimenti cristiani, chiediamo una particolare benedizione.
Costalta, 8 aprile 2005
A nome della Comunità cristiana di Costalta
Don Waldemar Massel

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