Il capriolo tra gli abeti
rosicchia quietamente
un ciuffo d'erba gialla.
Nel silenzio pomeridiano
il bosco tutto è sospeso:
non mormora una sorgente,
non si muove una fronda.
Le arniche e le genziane
hanno un sospiro sì lieve
che appena si sente.
Pascola il capriolo, bruca,
strappa la breve erba
che odora di menta:
il lucido occhio, guizzante
come perla nera, si volge
frattanto inquieto qua e là
(non si sa mai: ha
tanti pericoli la selva!)
S'alza ora un soffio di vento,
un cespuglio s'agita un poco:
il fulvo animale scatta
rapido i garresi e nella macchia
affonda e scompare...
Le arniche dorate s'ammiccano
tra loro e le genziane
ridono al sole lietamente
con le bocche profumate.