|
AL NIPOTINO
Mentre ridi correndo sulla neve
intatta - più leggero più candido
della stessa neve - e accese
come rose d'agosto son le gote;
immobile sopra un po' di terra,
vò comparando la tua infanzia
felice, con la mia melanconicamente
presaga di tristezze future:
e dolce conforto m'è sapere
che ti fu serbata, o fanciullo,
anche quella mia non ancor
posseduta gioia d'un tempo.
Così io vivo la mia infanzia ora. |
|