Immagini (di Michele Casanova Crepuz)
e poesie (di Silvio De Bernardin Stadoan)
inserite nel "Lunario 2006" edito da CostaltArte



 Meditazioni invernali

Neve: lievi parole silenziose
che il cielo mormora
alla terra nelle notti di gelo:
ricordi di passate soavità
che s'insinuano nell'animo
già nudo d'ogni illusione.

Se intirizziti i rami
del vecchio ciliegio
scrollano da sé talvolta
un mucchietto di neve,
se un uccelletto infreddolito
svola pigolando sulle rame,
tu l'ascolta, anche se l'animo

ti dolora. Accanto al fuoco,
seguendo un arabesco
di faville, torna sempre
grato mutare il presente amaro
con l'incanto d'una volta.

Nell'immobile silenzio
che grava sull'abetaia
sepolta dalla neve,
una volpe esce dalla tana:
negli occhi fosforescenti
brilla una famelica luce.
Anche noi, anche noi
egual fame conduce
in cerca del vero,
anche noi l'inquietudine
arde negli occhi.
Siamo famelici di luce.

Sfarfalla senza posa
giù dal cielo la neve
bianca coltre pietosa.
Hai tu osservato come la neve
più profondamente s'ammucchia
sopra i camposanti di paese
dove non marmi brillano
dove non luci si accendono
la sera, ma povere croci nere
e ramoscelli secchi
rammentano la morte?
Anche l'ùpupa in gennaio
fugge i cimiteri.
Ah, il gelo come fa male al cuore!

Ma chi son io che tra le case
di questo mondo vado,
nascondendo agli altri
il mio volto più vero?
Nel mio pensiero c'è la luce
che il sole rifrange a specchio
delle fonti? 0 non piuttosto
il ghiaccio ch'io tra le mani
or spezzo facilmente quasi
stelo di vetro? Lo ignoro.

Labile come neve che si scioglie
in acqua è il mio pensiero.
Non rammento il passato.
Non mi spaventa il futuro.
Mi basta l'attimo presente
sentendomi vivo armoniosamente.
Ciò che non è armonia è peccato.

Silvio De Bernardin Stadoan

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