FRANCO MASCHIO

 Costalta di S. Pietro di Cadore (BL) - Luglio 2005
Sergio Gentilini "incontra"
lo scultore di Majano (Udine)...

Lu ai incontrât in Lui tel Belunês, e precisamenti a Costalta di San Pieri (in Ciadòvri-Cadore) dulà che el jera stât invidât par scolpì una statua in paîs all'aperto: e l'amicìsia è je nassuda subìt, tant el è simpatic e onest, oltre che brâf.
E a propòsit di brâf (el è cognossût ormai a livel internazionâl!)... el è cussì biel viòdilu a lavorà el len!
It's so fine see him in wood-carwing! e disèvin.
Sì e jè vera: prin el disegna cu la matita sul len e po cun tanta maestrìa e abilitât... el va via, precîs, come una fuseta manovrànt la sea eletrica taànt el len atôr atôr del disen, ientrànt chel tant chel sêrf, e po plui indentri fin dulà che i va ben, preparànt la 'strada' par lavorà dopo, cun tant di mazzûl e scalpel: e s'cjèla dopo s'cjèla cu la sgorbia el gjavà fûr man man la figura che cussì e scomenza a nassi, ma che lui la veva zà vidùda dentri el tronc, propri come tel pinsîer come che lui l'aveva pensada.
E intant che el scalpèla si viôt che i gusta lavorâ e che lu fâs cui vôi e cu l'anima: sincîer, e brâf, o torni a dî.
E ala fin velu cà, tirât fur dal len, un frut che si rimpìna su pel cret e che el va su judât da una frututa sot di lui: e son propi vîfs, quasi un meràcul, nassûts da ce che prin el jera solo un gruês tronc di cirmul (cembro), un len dolz e profumât.
E ai doi fruts lui j à mitût non Elisa e Gabriele, i ultins nassûts a Costalta chist'an.

Scultura dunque, come felice espressione di poesia e di vita che Maschio cerca nella materia e scolpendo la figura la trae dal legno che scava e la scopre cantandone l'anima.
E con la sua poetica espressa sottolinea i valori fondanti della vita e li esalta con passione convinta, per un messaggio di serenità e di speranza, in uno spirito di fratellanza che crea gli unici veri e profondi legami di vita e ne alimenta le radici dell'essere: un messaggio che coinvolge e ci rende partècipi della sua arte sincera e convinta. Un'arte che ormai da tempo lo contraddistingue, espressa nei suoi lavori con crescente e quasi palpabile commozione: talchè sembra che per lui non sia neppure difficile ottenere risultati di così pregnante umanità. Come quando nelle sculture si impegna a evidenziare la supplica e il dolore fiducioso della gente (gruppo per il post terremoto, nel Tempio a Venzone) o propone immagini di bambini, i suoi 'fruts' (avvenire e speranza del mondo, come a Costalta) così disarmanti nella loro fresca bellezza e ingenuità.
Si tratta di sculture, risolte simbolicamente in una verticalità che trascende la quotidianità, che nascono per un vivo pàlpito interiore, sincero e profondo, e sono il risultato di una grande maestrìa, e di una matura e indubbia abilità tecnica, sia che scolpisca il legno o altro materiale; e l'immagine finale che ne risulta nella sua compiuta e delicata ruvidità esprime ancor più di quel che non dice, avvolta in una commossa e partecipata poesia talchè la 'fatica' scultorea di Maschio ti prende e ti avvince, ti convince e ti conquista per la sua forte eppur delicata espressività, lungi da ogni compiacimento puramente decorativo.

L'opera di Franco Maschio a Costalta,
in via Carducci, sulla 'Ceda di Tmade':
raffigura Elisa e Gabriele, scultoreo omaggio ai bambini,
ma in particolare a questi due bambini nati a Costalta nel 2005...


"Un'apposita serata è stata dedicata allo scultore, con ampio concorso di pubblico e di artisti, a Pordenone nella sede della Società Filologica Friulana, il 21 gennaio 2010: l'artista è stato presentato da Sergio Gentilini che ha illustrato vita e operedel notissimo e apprezzato scultore ; merita ricordare tra le sue opere la sua famosa scultura - monumento in pietra del Carso, dedicato a Giuseppe Ungaretti , a Santa Maria La Longa: l'opera ricorda la celebre poesia ' Mattino - m'illumino d'immenso' scritta il 26.1.1917 in questa località dall'umile fante Ungaretti; opera stupenda e vigorosa, notevole per la sua spiritualità che è stata realizzata e collocata nel 2005, l'anno in cui Maschio 'regalò a Costalta' (su invito) la grande scultura in legno 'Elisa e Gabriele' collocata antistante la Ceda d Tmade , la casa di legno che ogni anno mi ospita, in via Carducci 14 a Costauta".

(a cura di Sergio Gentilini - Roveredo in Piano - PN)

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"Sergio Gentilini - Passeggiando per Costalta..."

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