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nella Scuola Elementare di Costalta
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 "Ho eseguito questi lavori con il desiderio di dare testimonianza di un passato lontano, concluso ma non dimenticato, per lasciare un ricordo delle cose già scomparse e di quelle che, certamente, scompariranno.
Ho lavorato per circa due anni, usando quasi esclusivamente, come materiale, il legno, senza chiodi, come allora si usava.
Se anche fossi stato un artista, avrei dovuto abbandonare la mia arte per adeguarmi alla semplicità con cui, da sempre, i vecchi hanno fabbricato quello che a loro era utile e necessario.
Sono oggetti da me vissuti, ricostruiti ora sul filo della memoria, con essi ho ripercorso la giovinezza, con nostalgia, anche se rappresentano una vita dura e difficile.
Spero che possano servire ai giovani, ai bambini, a quanti vogliono conoscere e capire un pezzo di storia fatto da chi è vissuto prima di loro, ma anche a quelli della mia età per rivivere e ricordare".

Alberto De Bettin

(dalla pubblicazione "IL PAESE DEI RICORDI" - Par conose e n'dsmantié -
edito dal Gruppo Musicale di Costalta, 1993)