Edizione 2007 MASSIMO PASINI
comprime nella sua scultura la dimensione temporale in
un eterno presente, dove convivono in un medesimo spazio tracce
narrative di mestieri tradizionali, come quello del boscaiolo.
L'artista dispone sullo schermo della sua opera molteplici quadri
di un racconto che parte dalla montagna, dal patrimonio di alberi
che diventano tronchi per i vari usi a cui sono destinati; per
questo la figurazione inquadra due cavalli che trainano un carro
pieno. Gli animali, un tempo insostituibili amici dell'uomo,
consumano nei ferri dei propri zoccoli la fatica di una quotidianità,
dove natura e lavoro sono energie pienamente convergenti. Due
figure umane stilizzate tengono in mano il libro di una sapienza,
accumulata con le esperienze di un lavoro pesante e continuo,
che va a congiungersi alle competenze della tecnologia attuale.
Il libro insomma è una sorta di emblematico testimone
che l'uomo di ieri passa a quello di oggi. Il tutto si prospetta
plasticamente all'occhio del fruitore come repertorio di una
pergamena aperta, da cui gli elementi del racconto emergono,
prendendo corpo in una scultura dove l'armonia dell'insieme si
coniuga con la cura del dettaglio. Le figure escono dal legno
come per incanto, prodotto dall'azione di Pasini, che affronta
fin dall'inizio la superficie avendo in mente una nervatura minima
del'immagine per poi darle corpo e anima. |
"LE SCULTURE DEL 2007" |