Le sculture a Costalta Il legno è il protagonista assoluto nelle vicende della storia e della cronaca di Costalta: da avvolgimento strutturale delle realtà abitative ed elemento architettonico vero e proprio fino a materia d'un campionario di presenze, che "si muovono" nello spazio poetico del centro cadorino, dando vita a una serie di riflessioni molteplici , sul luogo e sulla sua esistenza nel corso del tempo.
Seguendo l'itinerario ideale prodotto dalla collocazione delle opere, al visitatore è possibile accendere suggestioni prelevate dalle sequenze del passato, dal libro in continua rivisitazione delle leggende popolari, dalla vocazione del paese che per uno scherzo della geografia, proprio dal suo essere confinato ai margini, ha il privilegio di dominare la valle e di beneficiare di un sole amico anche quando i rigori dell'inverno non risparmiano le quote più basse.
Ammirare lo scenario che si apre maestoso allo sguardo è già di per sé motivo sufficiente per comprendere la grandezza del disegno di natura, ma guardarsi attorno e scegliere alcuni dei percorsi suggeriti dalla medesima conformazione del territorio serve a un colloquio silenzioso e fitto con gli autori che hanno lasciato a Costalta il segno della loro relazione con il paese. Questo sembra neutralizzare la propria ripidità, proprio per l'organizzazione dell'agglomerato di case, alcune delle quali, opportunamente valorizzate dalla Regola, costituiscono il segno dell'originalità e della differenza da altri siti omologhi. E il ruolo della scultura non è quello di momentaneo decoro in una situazione espositiva a tempo, ma di una connessione diretta tra opera plastica e ambiente in cui è nata. Perché gli artisti, sempre diversi in ogni appuntamento di cadenza annuale, hanno agito in appositi simposi, dopo aver scrutato ogni possibile traccia ispirativa nella storia nella contemporaneità e nella sua proiezione futura; essa è inscritta nelle potenzialità di un luogo che se è, nella dizione comune di ogni giorno, "fuori dal mondo", ciò va inteso nel senso specifico della sua distanza dalle frenesie contemporanee, dai dati di un progresso onnivoro, dalle correnti di un traffico improponibile e dall'aderenza a un criterio desiderabile di vivibilità in un'aria depurata dai veleni odierni.
A Costalta è ormai una splendida consuetudine quella di fare arte nelle strade, nelle piazze, nei perimetri antistanti alle dimore private, fra la gente che li abita, nei tempi e nei modi del loro vivere, anche per innescare nuove occasioni di consapevolezza, facendo in maniera che gli scultori con la loro azione e i conseguenti risultati siano, grazie alle sculture realizzate, parte integrante della realtà sociale, in un'atmosfera di contestualizzazione aperta e dinamica.
In tal senso il progetto "CostaltArte" pone anche quest'anno tre tasselli significativi, nella prosecuzione di quel percorso che troverà ad ogni edizione la circostanza adatta a elevare la quantità delle sculture e la loro qualità.
Così nell'incontro tra pubblico e artisti, nell'interazione tra questi soggetti, l'arte diventa ciò a cui aspira da sempre: tempo di emozioni, teatro di creatività, circostanza di colloquio e di approfondimento.
Enzo Santese
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"COSTALTA, UN PAESE DI LEGNO"