Presentazione

I trucioli aggregati quasi come petali di un fiore simboleggiano la fantasia e la creatività che una materia come il legno può suscitare nella mente e nelle mani degli uomini.
Gli abitanti della montagna hanno avuto da sempre un rapporto privilegiato e diretto con i boschi, conservandoli ed utilizzandoli con giudizio, perché fossero fonte rinnovata di energia e sostentamento. Di legno sono sempre state fatte le case, i fienili, i barches, i cadogn, cioe qualsiasi struttura protettiva ed abitativa per uomini ed animali. Su di esse si esprimeva la perizia costruttiva e si perfezionava, con l'apporto di nuove conoscenze, la tecnica trasmessa di generazione in generazione. Fino al secolo che conclude il secondo millennio dopo Cristo. Negli anni Cinquanta di questo secolo dei cambiamenti irreversibili, che ha visto spegnersi la civiltà agricolopastorale, anche nel paese di Costalta gli uomini hanno accolto le sollecitazioni dell'edilizia del mattone, per sostituire le case di legno con quelle in muratura. Per fortuna l'operazione distruttiva, più del fuoco che aveva preservato da incendi generalizzati questo villaggio sul versante a sud-est dei monte Zovo, non andò in porto del tutto. Si sono salvate una trentina delle case in legno costruite nei secoli passati e sono sparse come preziosi gioielli in tutta l'area urbana di Costalta. Pensando al loro valore e a come renderle più affascinanti, l'associazione CostaltArte ha ideato la manifestazione "Una statua di legno, in una casa di legno, in un paese di legno", che si prefigge di abbinare ad ogni antica casa una scultura in legno di un artista contemporaneo, in una sorta di matrimonio tra architettura e scultura, tra vestigia antiche e nuova creatività.
Ogni anno, a partire dal 2000, nella settimana di luglio che precede la festa della patrona Sant'Anna, vengono chiamati tre scultori, che eseguono la loro opera all'aperto, nei pressi della casa su cui verrà collocata e rimarrà esposta per il tempo a venire. Diversi stili, diverse sensibilità artistiche, accanto alla linearità classica, annerita dal sole, delle costruzioni in stile cadorino. Nei primi cinque anni di sculture il paese di Costalta si è arricchito di un patrimonio artistico, che è acquisito in proprietà dalla Regola e come i suoi boschi ed i suoi pascoli sarà inalienabile ed indivisibile, di quindici opere di scultori proventienti dall'Italia e dall'estero.
L'associazione CostaltArte è costituita da tutti i gruppi del volontariato presenti in paese, è stata diretta artisticamente per i prime cinque anni da Gianni Pezzei; l'attuale direttore artistico è Enzo Santese; è sostenuta economicamente e moralmente da Mario De Villa Palù, che mette a disposizione degli artisti il premio "Beta Fabiana", in ricordo della nonna paterna.

Associazione CostaltArte, estate 2005


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"COSTALTA, UN PAESE DI LEGNO"