4-3-2009
ASSEMBLEA GENERALE DEI GIOVANI
DEL COMELICO
Santo Stefano - I giovani del Comelico vogliono
prendersi gli spazi pubblici allinterno dei paesi per gestirli
e farli diventare una fucina di poliedriche iniziative. Coordinatore
dellinnovativa proposta è Claudio
Michelazzi, il giovane costaltese che ha chiamato a raccolta
la fascia della popolazione più fresca, attraverso un
appello diffuso via internet e che ha già raccolto ben
140 adesioni di giovani e meno giovani dellintero comprensorio,
cui vanno aggiunte anche quelle significative provenienti da
altre zone della provincia.
«Credo che sia importantissimo in questo momento delicato
per la nostra terra, attivarci tutti insieme per cercare idee
nuove, progetti da condividere, proposte alternative, relative
al nostro Comelico esordisce Michelazzi Per questo
ho deciso di organizzare, per sabato 21 marzo, una grande assemblea
generale dei giovani comeliani, per valutare tra noi tutte le
idee che potrebbero nascere, per ascoltare ed ascoltarci, per
riproporci sul nostro territorio».
Insomma con la caratteristica di essere un autentico laboratorio
democratico, la riunione, voluta non a caso allalba della
primavera, quasi a simboleggiare che i giovani si riappropriano
del loro territorio dopo un periodo sonnolento, si terrà
alle 20, nella sala consiliare della Comunità montana
del Comelico e Sappada. «Siamo una forza prorompente, un
calderone di idee e voglia di vivere continua lartista,
che per questo si propone come coordinatore del grande congresso
ed anticipa alcune idee Il primo progetto che vorrei valutare
insieme è relativo all'autogestione del territorio».
In concreto Michelazzi propone ai coetanei di prendersi i molti
spazi pubblici all'interno dei paesi, a cominciare per esempio
da quelli scolastici lasciati a se stessi dopo i vari dimensionamenti,
tagli, soppressioni ed accorpamenti in lungo e largo. Ma nel
progetto potrebbero essere coinvolte anche le piazze e gli altri
spazi allaperto. Si tratta di uniniziativa che il
costaltese suggerisce di realizzare in accordo con i Comuni,
le Regole e gli altri enti pubblici, proprietari degli immobili.
«Gestiamoli noi spiega ulteriormente con
le nostre proposte musicali, artistiche, artigianali e con tutte
quelle possibili».
Il progetto si presenta quindi come unimportante opportunità
per dare nuova linfa ai giovani, chiamati ora a gestire il territorio
e a costruirsi allinterno di questo un proprio spazio.
E ciò grazie al supporto dellartista cadorino che
affianca limpegno sociale al già ricco e molto apprezzato
percorso artistico in Italia e allestero, iniziato nel
2001 con titolo accademico conseguito presso l'Istituto di alta
formazione artistica del Conservatorio statale di Udine.
Un anno fa Claudio Michelazzi era stato tra i protagonisti del
movimento per la conquista di nuovi spazi per la
cultura cadorina, con limportante e storica giornata ad
Auronzo, durante la quale era più volte sottolineata la
necessità di valorizzare tutte quelle forme d'arte prodotte
dai talenti artistici locali, tra le mille difficoltà
che i piccoli paesi di montagna comportano. E dopo anni in cui
linteresse dei giovani era riposto altrove, ora laspetto
culturale nelle sue molteplici espressioni può costituire
nuovamente un pilastro su cui costruire il futuro. Ma per farlo
occorrono, chiaramente, gli spazi, perché le risorse umane
di sicuro invece già ci sono."
Yvonne Toscani |