20-12-2008
I disagi creati
dalle due abbondanti nevicate...
SAN PIETRO - I disagi creati dalle due abbondanti
nevicate hanno messo a nudo le conseguenze delle scelte effettuate
in materia ambientale e di taglio degli alberi. E visto com'è
andata, con le piante cadute sulle strade e sulle linee elettriche,
è quanto mai necessario correre ai ripari con un'azione
congiunta, per evitare che le difficoltà possano ripetersi.
Ne è convinto il primo cittadino di San Pietro che ha
chiesto che venga fissata nel più breve tempo possibile
una conferenza dei sindaci del comprensorio comeliano-sappadino.
«In quella sede ribadirò che i boschi hanno raggiunto
ormai un limite troppo vicino ai centri abitati -spiega Silvano
Pontil Scala, che si è già attivato a livello regionale
per avere un incontro con l'assessore veneto competente all'indomani
della Conferenza- Gli alberi stanno creando veramente situazioni
di pericolo, basti immaginare che cosa potrebbe accadere se scoppiasse
un incendio».
Ma senza andare tanto in là, l'esempio
più eloquente di questi ultimi giorni è quanto
successo a COSTALTA, rimasta al buio per moltissime ore,
a causa della sospensione dell'erogazione dell'energia elettrica
per il guasto causato dalla caduta delle piante lungo la linea.
«Le alterative a questa pericolosa situazione sono due
-continua Pontil Scala- o l'Enel, che incontrerò in prefettura,
provvederà a interrare i fili volanti o insisterò
affinché si proceda a tagliare tutta la vegetazione nel
raggio dei metri necessari a garantire la sicurezza e ad evitare
incidenti simili a quelli accaduti di recente».
Per quanto riguarda la tempistica, con le
feste che ormai incombono, il tutto verosimilmente sarà
rinviato al nuovo anno. «Per la primavera, comunque, si
deve riuscire a raggiungere un accordo sul taglio attorno ai
centri abitati» -afferma il sindaco di Villa Poli, che
ipotizza un uso della legna ricavata per la centrale a biomasse
di Santo Stefano o, direttamente, a favore dei cittadini.
Sul fronte delle difficoltà, va registrato
il permanere della preoccupazione della popolazione per la pioggia
che ha appesantito la massiccia coltre bianca formatasi sui tetti,
con rischio di cedimenti strutturali per le abitazioni. «La
protezione civile mi ha comunicato che lo sgombero della neve
dai tetti può essere fatto esclusivamente dai vigili del
fuoco, quando ne ravvisano la necessità dopo i sopralluoghi»
chiarisce Pontil Scala, smentendo le voci diffuse nei giorni
scorsi sull'attivazione di apposite squadre dei servizi forestali
adibite a questo ruolo su richiesta dei Comuni. Tra i disagi
post maltempo anche le minislavine che si stanno rovesciando
lungo le strade sottostanti i prati.
Y.T. |