3-12-2008
Mentre in Ampezzo e Cadore lemergenza
maltempo
pare lentamente attenuarsi,
proteste e rabbia si alzano dal paese del Comelico
Black out da 48 ore, Costalta
è ancora al buio
La copiosa nevicata del weekend
ha creato disagi ovunque,
anche sullAlemagna tenuta aperta con grandi sforzi
San Pietro - Paesi senza luce a distanza di
48 ore dal blackout. La morsa del maltempo pare essersi, per
il momento, allentata. Ma ha messo a dura prova tutto il Cadore.
E in Comelico in un paese si continua a stare al buio. Monta
la protesta. Ma è il caso di andare per ordine.
A Cortina l'emergenza è stata affrontata
secondo una scala di priorità. In un primo tempo si è
pensato al centro, al cuore del paese, dove si stanno allestendo
le casette di legno, per il mercatino di Natale, che aprirà
fra pochi giorni. Già lunedì mattina si è
liberata piazza Venezia. Ieri pomeriggio una grossa ruspa e tre
camion erano al lavoro all'estremità sud della passeggiata,
al ponte sul torrente Bigontina. Ci si è occupati subito
dei parcheggi: già lunedì mattina, a poche ore
dalla nevicata, era stato perfettamente ripulito lo spiazzo sotto
il ponte di Crignes, immediatamente a ridosso del centro, così
come ampi spazi del piazzale della stazione. Per liberare via
Roma, il principale accesso al paese, si è dovuto aspettare
che venissero rimosse alcune vetture che rendevano difficoltoso
il lavoro dei mezzi spartineve.
La copiosissima nevicata ha picchiato duro
anche nella valle del Boite. Praticamente ha "fermato"
per ore la vita di relazione o l'ha resa assai difficoltosa.
Tutti all'opera: Anas, Comuni, società private, impegnati
ad uscirne.La strada di Alemagna è sempre stata tenua
aperta. I problemi più gravi son toccati ai Comuni con
decie di chilometri di strade interne da "servire".
«bbiamo fatto il possibile secondo un piano già
stabilito" hanno risposto all'unisono i sindaci e i tecnici
preposti alla pulizia strade.
Si lamentano invece gli abitanti di Costalta
in Comelico Superiore.
Ieri sera il paese era ancora senza luce, a quarant'ore dall'inizio
del blackout dovuto agli alberi appesantiti dalla neve caduti
sui fili e sui tralicci. Tangibili tensione e rabbia.
La gente paventando l'idea di trascorrere una seconda notte completamente
al buio, ha cominciato a protestare.
Diversi cittadini sono stati costretti
a buttare gli alimenti conservati nei congelatori, altri a dormire
fuori dalle proprie abitazioni, prive del riscaldamento. E nel
buio diventa anche difficile quantificare i danni.
Nel frattempo ieri sera, poco prima delle 20, è arrivato
il generatore di corrente a gasolio. Nel pomeriggio l'Enel, constatata
al difficoltà di ripristinare l'intera linea elettrica
in Comelico, aveva pensato di installare cinque generatori dai
20 ai 50 quintali, nella fascia alta del comprensorio, per tamponare
l'emergenza e permettere di rifornire di energia le molte abitazioni
ancora prive.
Disagi anche in altre frazioni di S.Pietro: l'energia è
mancata per oltre dieci ore e gli alunni di Presenaio hanno aggiunto
un'ulteriore sospensione delle lezioni allo stop di lunedì.
Ieri alcuni disagi ci sono stati anche sul piano di viabilità.
Per percorrere il tratto di strada da Padola a San Pietro è
stata necessaria un'ora. |