17-03-2008
Claudio Michelazzi
segretario della sezione cadorina dell'ANPI
Un giovane di trentadue anni è il
nuovo segretario della sezione cadorina dell'Anpi, l'Associazione
Nazionale Partigiani d'Italia: si chiama Claudio
Michelazzi ed è di Costalta in Comelico.
Nel consiglio direttivo sarà affiancato da alcuni giovani
ma la guida morale del sodalizio sarà Arturo Fornasier
"Volpe", che la Resistenza l'ha fatta davvero e che
in Cadore ha retto finora le sorti della storica associazione.
Nell'assemblea dei soci, promossa da Luciano Padovani, presidente
dell'Anpi provinciale, molti sono stati i punti messi a fuoco
nei numerosi interventi che hanno preceduto la nomina del direttivo
cadorino. Intanto l'intestazione della sezione: diverse le proposte
dei soci ma alla fine la denominazione ufficiale sarà
quella di "Cadore-Giovanna Zangrandi", l'indimenticabile
"Anna" che nelle sue pubblicazioni tanto spazio ha
dedicato alla Resistenza in Cadore. Gli interventi di Giorgio
Granzotto e Peppino Zangrando, dell'Anpi provinciale, hanno legato
il passato al presente attraverso i valori sempre attuali della
costituzione che deve rimanere il riferimento più autorevole
e seguìto delle attività dell'uomo. Ma è
soprattutto ai giovani che si deve guardare: Gianni Monico, preside
di scuola media, ha detto delle iniziative portate a termine
nel suo istituto e che puntano a radicare negli alunni consapevolezza
unita a responsabilità.
«Ma noi in Cadore siamo pervasi dal campanilismo, dal piacere
masochistico di restare divisi». Giovanni Vecellio Salto,
ottantenne vivace e colto, ha parlato delle difficoltà
di trasformare il quotidiano in esperienza, del potere locale
che si trasforma spesso in arbitrio, dell'impegno di far crescere
i cittadini consci dei propri diritti. L'associazione ha bisogno
di visibilità e ha già tracciato alcune linee operative
per il futuro: celebrare con la dovuta solennità la ricorrenza
del 25 aprile, apporre un segno tangibile sul luogo dove è
caduto Sandro Gallo "Garbin", il mitico comandante
della brigata partigiana "Calvi". «Ma anche noi,
della vecchia guardia, abbiamo sempre fatto del nostro meglio
per non lasciare assopire l'eredità degli ideali nati
con la Resistenza»: Arturo Fornasier ha ricordato brevemente
le iniziative realizzate, tra cui gli incontri con gli alunni
nelle scuole del Cadore e la raccolta e la verifica dei dati
confluiti nel prezioso libro-documentario di Musizza e De Donà
"Guerra e Resistenza in Cadore", edito dall'Isbrec
un paio di anni fa. «Uno alla volta i protagonisti di quella
lontana esaltante stagione stanno scomparendo; a dire di noi
saranno i libri e le memorie scritte, che resteranno imperiture».
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