Collegamento alla pagina "Cadore-Comelico" de "Il Gazzettino"

29-01-2008

La pianta, scossa dalle raffiche di föhn,
ha iniziato a oscillare ed è crollata alle spalle dei partecipanti
ad un corteo religioso che stava entrando nella chiesa di Costalta
Cade l'albero di Natale,
paura alla processione
A distanza di settimane l’emblema natalizio
non era stato ancora rimosso.
Il peggio si è evitato per una manciata di secondi

Strage sfiorata, nel primo pomeriggio dell'altro ieri, a Costalta , dove l'albero di Natale ha rischiato di cadere sul corteo funebre appena transitatovi appresso.
La prima parte dei presenti al rito religioso, che scendendo da via Borca accompagnavano il feretro, tra i quali il sindaco di San Pietro, Silvano Pontil Scala, era già entrata in chiesa.
I cittadini in coda avevano, invece, appena attraversato la centralissima piazza Casanova, quando l'abete è caduto a terra impedendo il transito sia pedonale che veicolare.
I pronti interventi del presidente della locale Regola, Silvano Eicher Clere, dello scultore Avio De Lorenzo e di alcuni che erano al bar della vicina Cooperativa, dove si stava disputando un torneo di carte, hanno permesso di limitare i disagi con il taglio e la sezionatura dell'albero.
Questo, che la Befana, pur portandosi via tre settimane fa tutte le feste natalizie, aveva lasciato ancora in bella esposizione nel cuore di Costalta , è stato così rimosso. Solo per pura fortuna, o per intervento della patrona del paese, Sant'Anna, il simbolo natalizio, per una questione di secondi, non si è abbattuto su qualche passante o sulle molte auto che in quel momento erano parcheggiate nel centro dell'abitato, complice anche il funerale che ha richiamato molte persone da fuori.
Passata la paura iniziale è subito sorta, quasi spontaneamente, la domanda di che cosa ci facesse ancora l'abete in piazza, che ha reso sì maggiormente suggestiva l'atmosfera confermando di essere uno degli emblemi del periodo lasciato alle spalle ed archiviato con l'Epifania, ma forse, in questo momento, un po' fuori luogo e fuori tempo.
Tutto è successo a causa di quelle potenti, imprevedibili ed eccezionali raffiche di vento che si sono abbattute sul comprensorio, facendo registrare gli ingenti danni a Sappada e il distacco della valanga lungo il versante del monte Schiaron, in Val Visdende, che per un po' ha fatto temere il peggio. Dunque, tutto bene quel che finisce bene e, per fortuna, alla fine, i danni a Costalta sono stati limitati, a parte i graffi alla carrozzeria della macchina dell'assessore costaltese Manuel Casanova Consier.
Yvonne Toscani


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