18-12-2007
La presidente della Federazione
tra le unioni culturali contesta la decisione del Comune
Sfratto dalla Ceda, ladini
contro il sindaco
Larese Filon: «Privato della sede
il Gruppo musicale di Costalta, interprete delle nostre tradizioni»
Anche i ladini scendono in campo contro il
sindaco di San Pietro, dopo lo sgombero della canonica.
E' ormai guerra aperta, a colpi di lettere, sulla "Ceda
dal Comitato" di Costalta , dalla quale sono stati
sfrattati il Gruppo musicale e il Comitato turistico, per decisione
assunta dal Comune, di concerto con la Curia.
La levata di scudi dal mondo della cultura a difesa dell'operato
delle due associazioni è ad ampio raggio, tanto che le
missive, via mail, stanno continuando ad arrivare all'indirizzo
costalta libera@libero.it. Ed accanto ad esse sfilano i comunicati
stampa.
Tra questi vi è quello autorevole della Federazione tra
le unioni culturali dei ladini dolomitici della regione del Veneto.
Una vice che nel coro conta davvero. «Mi unisco al coro
di sostegno levatosi a favore del Gruppo musicale sfrattata dalla
sua sede usuale», scrive la presidente, Francesca Larese
Filon. «Mi dispiace che un gruppo che da decenni promuove
la cultura e la lingua ladina originaria nel nostra territorio
si trovi a vivere questi mesi difficili dopo anni di impegno
che lo hanno visto in prima fila proprio per far vivere le nostre
tradizioni».
La presidente ricorda che il sodalizio è una delle voci
più autentiche della cultura ladina. «La chiusura
della sede - aggiunge Francesca Larese Filon - significa anche
perdita di un importante punto di aggregazione per l'intera comunità
del paese, dai giovani agli anziani, che avevano spazi dove ritrovarsi
e stare insieme: una funzione importante per i nostri paesi che
vivono il senso dell'isolamento della periferia».
La nota si conclude con l'auspicio che i «fautori dell'allontanamento
possano rivedere le loro posizioni».
Nel frattempo il blog, aperto sull'onda dell'invito lanciato
dal poliedrico artista Claudio Michelazzi, sta raccogliendo consensi
all'appello "Costalta delenda non est", con messaggi
che arrivano non solo dalla provincia, ma anche, tanto per citare
alcune località, da Vicenza, Ragusa e da Oltreoceano (St.
Louis, Missouri).
Tra gli interventi vi sono, per esempio, quelli di diverse istituzioni
culturali; della coordinatrice dei gruppi "Insieme si può"
del Comelico, Alessandra Buzzo, che riassume, esprimendo riconoscenza,
l'impegno del Gmc «per la totale disponibilità quando
si parla di solidarietà ed attenzione al povero inteso
nel senso ampio del termine»; quello di un costaltese che
richiama i rapporti interpersonali incrinati «tra alcuni
esponenti dei gruppi e alcuni amministratori comunali».
Mentre, all'orizzonte, si profila persino un incontro promosso
con il parlamentare bellunese Gino Sperandio.
Da Villa Poli, invece, si continua ad attendere la risposta ufficiale.
Annunciata già per la fine della scorsa settimana, è
slittata per motivi tecnici collegati alla pubblicazione di alcune
immagini a corredo del testo che - assicura il sindaco - sarà
recapitato a tutti i cittadini costaltesi.
Yvonne Toscani |