17-8-2006
LETTERA AL GIORNALE
Campanilismi
IN COMELICO TROPPA MIOPIA
E ZERO BENEFICI
Rispunta a intervalli
regolari la vetera mentalità della «Difesa dei piccoli
Comuni».
Ricordo quanto mi diceva (in senso metaforico) Ettore Casanova:
«Quando uno di Costalta per sbaglio entra nel bosco
confinante della Regola di Costalissoio, prima di uscirne deve
togliersi il cappello, girarlo, per far cadere su quella proprietà
eventuali aghi di conifere caduti e depositati sulle falde del
copricapo».
Questo paradosso conservatorista non è scomparso, ed è
presente nell'atavismo conclamato di amministratori che rifiutando
di guardare in faccia la realtà comelicese, persistono
nella difesa a oltranza dell'autonomia d'insignificanti astrattezze
amministrative.
Uno qualsiasi che si ponesse la domanda su quali benefici la
«miopia del campanile» abbia portato in Comelico,
dovrebbe concludere con un sillogismo: NESSUNO.
Unendo sinergie e cittadinanza i Comuni e le Regole Comunioni
Famigliari del Comelico potrebbero creare impianti sportivi invernali
ed estivi, del tempo libero.
Solo così decollerà l'economia comelicese. Le singole
risorse di piccoli Comuni mai raggiungeranno questo scopo.
In Comelico si chiede di poter vivere dignitosamente, non sopravvivere.
Riflettiamo.
P.S.: Lasciatemi
credere che nessun amministratore eserciti la politica di difesa
del proprio orticello, con la mentalità anacronistica
del «divide et impera», puerile e ridicola.
Giovanni De
Bettin
(Costalissoio) |