3-8-2006
Il Ceod sul palcoscenico
della solidarietà
I ragazzi e
gli operatori del Ceod
(Centro educativo occupazionale diurno) di Pieve di Cadore
e la sezione di San Pietro dei donatori di sangue si stanno
preparando a salire assieme sul palcoscenico della solidarietà,
questa sera alle 21, nella Ceda dla Regola di Costalta , con
la rappresentazione teatrale "Fuori dal tempo", curata
dal regista Mirko Artuso.
Il Ceod è il prezioso servizio che accoglie disabili in
età post-scolare e si propone, in collaborazione con le
famiglie, di rispondere alle difficoltà che comporta l'handicap,
riconoscendo e stimolando le capacità e le potenzialità
della persona. Le attività che vengono promosse costituiscono
lo strumento attraverso il quale promuovere il benessere e la
crescita personale.
E "fare teatro" è qualcosa di molto simile a
costruire le mura di un edificio: ogni oggetto, ogni cosa, ogni
materia diventa pretesto per raccontare. Ogni volta che ci si
sente capaci di raccontare una storia ci si libera dalla paura.
I suoni, gli oggetti, le storie, i movimenti e i gesti che prendono
vita nel laboratorio sono i momenti fondanti dell'attività.
E' un teatro curioso quello del Ceod, perché gli applausi
vengono con il tempo. Bisogna avere pazienza.
Con l'invito a portare in scena,a Costalta , lo spettacolo
del Ceod si consolida l'attività della sezione sanpietrina,
che da alcuni anni, oltre al consueto impegno nel donare il sangue,
promuove manifestazioni con l'intento di raccogliere fondi da
devolvere in beneficenza, in un percorso finalizzato a sensibilizzare
l'opinione pubblica sull'importanza della solidarietà
nelle sue molteplici forme.
La serata di giovedì va, infatti, ad aggiungersi a quelle
già organizzate per "Casa tua 2" e per il centro
di musicoterapia di Santo Stefano, struttura fortemente caldeggiata
dal gruppo "Perle Nere", per stimolare e migliorare
la qualità della vita di chi soffre di disturbi mentali,
neurologici o psicologici.
Yvonne Toscani |