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19-1-2006

Dopo la chiusura delle scuole di Costalta
il sindaco individua una soluzione "tampone"
Elezioni, i seggi nello scantinato

Una scelta che lascia allibiti i cittadini,
che suggeriscono di utilizzare la Casa della Regola

Il sindaco di San Pietro manda gli elettori di Costalta a votare in cantina.
La notizia è stata appresa dai cittadini da un adesivo da applicare sulla tessera elettorale, che la vigilessa Bertola ha fatto pervenire nelle case dei maggiorenni costaltesi. Al posto della tradizionale sede di seggio, un aula delle scuole elementari di via Villa, i cittadini elettori hanno letto che la prossima sede di espressione del voto per il Parlamento italiano sarà lo scantinato del polisportivo di via Nuova.
La scelta di questi locali, mai usati dagli anni Ottanta, quando furono costruiti come spogliatoi della piattaforma polisportiva, per ospitare la sede di seggio è stata decisa dal sindaco Pontil Scala, dopo che aveva dichiarato inagibili gli stabili delle scuole elementari e dell'asilo: non potendo ospitare bambini, quelle aule non possono accogliere alcuna altra presenza. Fosse anche quella episodica di una sezione elettorale.
La notizia dello spostamento della sezione elettorale ha suscitato scalpore e indignazione. Molti hanno rinnovato l'accusa al sindaco e agli assessori per aver immotivatamente chiuso le scuole, dichiarando inagibile un edificio che invece ha solo necessità di qualche ritocco non strutturale, cioè di adeguamento alle normative di sicurezza (maniglioni antipanico, sistemazione della caldaia, lampade di emergenza), e chiudendone un altro, quello dell'asilo, che risponde perfettamente ai criteri normativi e didattici, molto più che non l'attuale sede di Presenaio. La maggioranza degli elettori, tuttavia, si è arrabbiata per la scelta della sede del voto, che manifesta una scarsa considerazione verso gli elettori di Costalta : «Mandarci a votare in uno scantinato - hanno detto i rappresentanti dell'opposizione in Consiglio comunale - è un segno di disprezzo assoluto della dignità dell'elettorato del paese più popoloso del comune. Le elezioni nazionali per il rinnovo del Parlamento sono la massima espressione del potere popolare e anche la sede ha un grande significato. Non è concepibile che il sindaco abbia pensato di allestire la sezione elettorale in locali in totale abbandono da decenni, umidi, maleodoranti, senza riscaldamento in un periodo, come quello di inizio aprile, in cui c'è ancora freddo. Sarebbe come se, per inagibilità della chiesa, si mandasse la gente a messa in un ricovero per bestiame. Ci sono in paese altri edifici che possono ospitare dignitosamente il seggio elettorale, come la canonica o la casa della Regola. Faremo ricorso al Prefetto perché verifichi l'assurdità di questa scelta». Sull'argomento è stata presentata una interrogazione da parte del consigliere di minoranza Bruno Villi.

Lucio Eicher Clere


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