1-11-2005
L'idea dell'associazione allevatori
ritorna d'attualità
in questo periodo di crisi dell'industria
e in particolare di riscoperta dei prodotti locali
Latteria comprensoriale
per il Comelico e Sappada
La Regola di San Nicolò propone
di realizzare il caseificio
nell'area "Pian dla Mostra"
nelle vicinanze del campo sportivo di Lacuna
ComelicoUna latteria
comprensoriale per Comelico e Sappada.
L'idea, coltivata fino dagli anni Sessanta del secolo scorso
dall'associazione allevatori, ritorna in questi tempi di crisi
dell'industria e riscoperta della tipicità dei prodotti
locali. A rilanciarla è la stessa associazione, che è
composta dalla quasi totalità dei contadini del comprensorio
ed ha come presidente Gustavo Martini Barzolai di Casamazzagno
e come vice Silverio Fauner di Sappada. Non che siano molti gli
allevatori in attività. Qualche decina, a confronto delle
migliaia di lavoratori occupati in altri settori.
Sembrano lontani anni luce, anziché pochi decenni, i tempi
in cui ogni paese aveva la sua latteria sociale, con i soci che
svolgevano a turno le mansioni di aiuto al casaro.
Ora le latterie in funzione in Comelico sono due, gestite in
forma di cooperativa, "La Genzianella" a Padola e "Latteria
Peralba" a Costalta.
Quest'ultima naviga a vista, tra cento difficoltà legate
alla diminuzione dei soci ed alla organizzazione interna.
Eppure la richiesta dei prodotti che escono dai due piccoli caseifici
è molto superiore all'offerta che essi sono in grado di
presentare. Gli spazi per crescere ci sarebbero tutti. Per questo
la realizzazione di un caseificio di dimensioni medio-grandi
può essere un'idea meno velleitaria di quanto lo sia stata
qurant'anni fa, quando gli agricoltori erano centinaia e l'autosufficienza
delle piccole latterie era un deterrente alla consorziazione.
La fattibilità di una latteria del Comelico e Sappada
è stata verificata dentro al consiglio dell'associazione
allevatori, con informazioni specifiche venute anche dalla Regione
Veneto, interessata a sostenere le produzioni tipiche del suo
territorio. Saranno necessari circa tre milioni di euro per metter
in funzione un caseificio che lavori una settantina di quintali
di latte al giorno. L'attuale produzione in Comelico è
di circa 50 quintali. L'attività darebbe lavoro ad una
quindicina di persone. Tre sarebbero i punti di vendita in valle,
uno a Padola, uno a Santo Stefano ed uno a Sappada. E dove costruire
questa latteria? L'associazione allevatori è proprietaria
di un paio di capannoni a Santo Stefano, nella zona artigianale
dell'ex foro boario. Attualmente essi sono destinati ad attività
di falegnameria, ma lo spazio su cui sorgono potrebbe essere
destinato a caseificio. Recentemente da parte della Regola di
San Nicolò è stata avanzata una nuova proposta,
cioè quella di scegliere come località per edificare
il caseificio l'area del "Pian dla Mostra", di proprietà
regoliera, attigua al campo sportivo di Lacuna. La zona sarebbe
centrale per il Comelico ed offre il vantaggio di essere libera
da strutture edificate. La proposta è stata presa in considerazione
dall'associazione allevatori, che sta cercando le strade per
ottenere finanziamenti regionali ed europei per progettare la
latteria del Comelico e Sappada.
Lucio Eicher Clere |