Costalta... su "Il Gazzettino di Belluno"

7-8-2005

Con una grande festa in paese in programma martedì Costalta festeggerà i cento anni di attività della Elementare
Girotondo delle mamme
intorno alla scuola

«La nostra battaglia per la difesa dell'istituto proseguirà perchè non siamo soli. La montagna non deve morire»

Costalta si sta preparando a festeggiare i cent'anni di attività delle scuole elementari.
Lo farà dopodomani, martedì, con un'intera giornata dedicata ai bambini, per i quali gli organizzatori stanno predisponendo un ricco programma di iniziative, al cui interno troveranno spazio anche un girotondo attorno al palazzo scolastico e uno spettacolo.
Nel frattempo i genitori per la difesa delle scuole (che il Tar ha riaperto sospendendo la delibera della giunta comunale che le chiudeva) hanno scritto una lettera aperta. "A volte è necessario credere fino in fondo in ciò che si fa per ottenere dei risultati" - sostengono - "Non sappiamo se siamo diventati dei simboli della montagna che non vuole morire (come è stato detto anche da queste pagine) o dei Don Chisciotte che continuano a combattere contro i mulini a vento della mala amministrazione. Quel che è certo è che nella nostra battaglia civica per la difesa delle scuole non ci siamo trovati da soli, ma abbiamo avuto il sostegno di molte persone che vogliamo ringraziare pubblicamente: dal presidente della Provincia Sergio Reolon, al senatore Giovanni Crema, al coordinatore di Forza Italia Paolo Gamba, al consigliere regionale Guido Trento, i quali hanno cercato, in diversi modi, di sostenere la nostra causa all'inizio. Invano"."Dopo un po', com'è fisiologico, tutti si sono allontanati, presi da ben altre questioni politiche ed amministrative di questa provincia, certo problematica dal punto di vista economico e sociale" - continuano - "E noi non vogliamo esagerare la portata della nostra battaglia. Sappiamo bene quali e quanti siano in questo momento i disagi e i problemi. Ma siamo anche consapevoli che ogni qualvolta si abbandona una realtà di montagna, essa inevitabilmente muore, come è successo tante altre volte. Non è inutile rileggere il fondo di Ugo Pollesel del 27 febbraio ogni tanto, per capire quanto il giornalista del Gazzettino abbia colto nel profondo il significato della nostra azione. Lo ha fatto, e ha capito, l'avvocato Enrico Gaz che qui vogliamo pubblicamente ringraziare, ben consapevoli che egli forse non apprezzerà questa nostra sortita. Ma non sappiamo in quale altro modo rendere partecipi tutti dell'interesse, della partecipazione, della condivisione profonda, dell'abnegazione e soprattutto dell'efficacia del lavoro, dimostrati da Enrico Gaz".
"La vox populi generalmente associa la parola "avvocato" alla parola "fregatura"" - affermano ancora i genitori - "Noi vogliamo qui affermare il contrario. Ascolto puntuale e preciso, interesse e adesione globale alla nostra azione, comprensione immediata di meccanismi non facili, che certo sono indice di una grande professionalità, ma sono anche indice di una grande umanità. Noi questo abbiamo colto nell'avvocato Gaz, che ci ha permesso di ottenere la sospensiva contro la delibera di chiusura delle scuole di Costalta . E quindi di sperare di nuovo".
"Ma soprattutto" - concludono - "ci ha fatto capire inequivocabilmente che la nostra battaglia era giusta e che non eravamo soli. Per questo vogliamo ringraziarlo, tutti insieme, genitori e figli e tutto il paese che si è stretto intorno a noi".

Yvonne Toscani


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"ACCADE A COSTALTA..."

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