Costalta... su "Il Gazzettino di Belluno"

25-7-2005

Costalta per un giorno torna capitale dell'arte.
Si è conclusa ieri la manifestazione
"Una statua di legno".
Premiato il Gazzettino
per la battaglia in difesa delle scuole

A Costalta , frazione di San Pietro di Cadore, giornata conclusiva, ieri, della sesta edizione della manifestazione "Una statua di legno, in una casa di legno, in un paese di legno". Un'edizione che resterà nella storia della kermesse e del paese verghianamente attaccato alla roccia e ai boschi di Monte Zovo. Ancora una volta il paese, assurto a simbolo della montagna che vuol vivere, ha dimostrato tutto il suo entusiasmo e la forte carica di energia nel trasmettere profondi valori, in sintonia con la tradizione e il futuro, in una simbiosi che porterà a grandi risultati. Ne è certo, per esempio, il direttore artistico della manifestazione, Enzo Santese, che ieri ha illustrato le opere realizzate quest'anno dagli artisti Alessandro Cadamuro di Venezia, Carlo Fontanella di Torre del Greco e Franco Maschio, friulano di Majano. Una fiducia nel futuro che quest'ultimo ha voluto testimoniare dando il nome degli ultimi due nati costaltesi alla sua "creatura": Gabriele ed Elisa. All'imprenditore Mario De Villa Palù, che sostiene l'iniziativa, mettendo a disposizione degli scultori il premio "Beta Fabiana", in ricordo della nonna paterna, è toccato invece il consueto compito di consegnare i riconoscimenti. Oltre agli artisti, l'associazione CostalArte, che promuove l'evento, ogni anno premia anche un giornalista. E per l'edizione 2005 il riconoscimento è stato assegnato al capocronista del Gazzettino di Belluno, Ugo Pollesel, per "il coraggio, la fermezza, la forza d'animo dimostrata nel difendere la lotta civile dei genitori e dell'intero paese a salvaguardia delle proprie scuole, quando essa era solo agli inizi e per aver trasformato una questione civile in una questione morale con le altissime, profetiche parole dell'articolo di fondo del 27 febbraio che sferzavano politicanti ed amministratori e richiamavano in modo severo al rispetto della montagna e dei suoi valori". Grazie a quell'articolo sull'incomprensibile chiusura dei plessi scolastici decretata dal sindaco di San Pietro, con un'azione che non si era mai vista nella provincia di Belluno negli ultimi quindici anni, il paese di Costalta non si è sentito solo ed ha trovato nuovo vigore per portare avanti fino in fondo la sua battaglia.
Da Venezia proprio ieri è arrivata una buona notizia, che indica come anche fuori dal Comelico vi sia un certo interesse per la manifestazione costaltese che si prefigge di abbinare ogni anno a tre antichi edifici altrettante sculture in legno di artisti contemporanei. L'assessore Oscar De Bona ha infatti annunciato un contributo regionale (si parla di 2 o 3 mila euro) a sostegno dell'iniziativa.
Un ringraziamento è stato poi espresso anche per Oscar Coi, che dall'estate 2000 registra la settimana delle statue in un suggestivo archivio videografico.

Yvonne Toscani


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"ACCADE A COSTALTA..."

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