Costalta... su "Il Gazzettino di Belluno"

11-6-2005

La "Tre giorni alpina"
Concerto del Coro Comelico
e spettacolo del Gruppo Musicale

Santo Stefano - E' cominciata ieri sera, con il concerto dei Cori Comelico, Peralba e Rualan, la tre giorni dedicata agli alpini.
Il clou della manifestazione è previsto, comunque, per domani, con l'arrivo degli alpini che hanno prestato servizio alla caserma Carlo Calbo di Santo Stefano, nel IV Gruppo Sbarramenti, nel Gruppo Sbarramenti Cadore, nella XIX Brigata alpini da posizione, nella XIX Brigata alpini d'arresto e nella Brigata alpini arresto Val Cismon.
Nutrito il programma preparato dalle penne nere del capoluogo comeliano, assieme a quelle di Costalissoio.
Domani gli alpini si ritroveranno alle 9 all'interno del complesso militare. Alle 9.30 seguirà l'alzabandiera. Mezz'ora più tardi il corteo partirà per la sfilata, che attraverserà una parte del centro del paese per raggiungere piazza Roma dove, tra la chiesa e il municipio, sarà celebrata dal vicario foraneo e parroco di Santo Stefano, don Diego Soravia, la messa. Al termine del rito religioso le penne nere si avvieranno prima verso il cimitero militare per l'onore ai Caduti.
Stasera, nel frattempo, sull'insolito palcoscenico della Calbo, andrà in scena la rappresentazione teatrale, perfettamente a tema, "Tristezza m'invade" del Gruppo Musicale di Costalta.

 LE FOTO DELLA MANIFESTAZIONE

Archivio Fotografico di Piero Casanova Crepuz

14-6-2005

«Un'emozione indescrivibile»

E' stato questo uno dei commenti più diffusi durante la tre giorni alpina di Santo Stefano, svoltasi nell'ultimo fine settimana e culminata nel primo raduno dei soldati che hanno prestato servizio alla caserma Carlo Calbo. La conferma della forte sensazione vissuta domenica è arrivata, per esempio, da Adriano Quagliati di Bolzano, classe 1937, che dopo 46 anni è ritornato nel cuore del Comelico. «Ho ritrovato gli amici ha affermato a margine della manifestazione. Ho trovato il paese cambiato, bello. Non pensavo che ci saremmo rivisti in tanti ed ho appreso, purtroppo, di coloro che sono andati avanti». «Ricordo il mio comandante, il colonnello Emilio Grossman conclude con un filo d'emozione. E' stata un'ottima idea quella del raduno: sicuramente da ripetere e spero di ritornarci».Si è svolta così l'adunata, cui hanno partecipato in molti fra ex militari di truppa, comandanti ed ufficiali del IV Gruppo Sbarramenti, del Gruppo Sbarramenti Cadore, della XIX Brigata alpini da posizione, della XIX Brigata alpini d'arresto e della Brigata alpini arresto Val Cismon. Al loro fianco non hanno voluto mancare all'appuntamento molti rappresentanti dei gruppi Ana, non solo del Cadore ma anche della Carnia, altrettante autorità civili e militari, con in testa il sindaco di casa, Silver De Zolt, accompagnato fra l'altro dal suo vice, Ezio Alfarè Lovo, dai colleghi della vallata, dall'assessore provinciale Angelo Costola, dal consigliere regionale Guido Trento. Dopo le due serate dedicate ai Cori Comelico, Peralba e Rualan e allo spettacolo teatrale del Gruppo Musicale di Costalta , unite dal comune filo conduttore del tema suggerito dal conteso militare, nella mattinata dell'altro ieri, i presenti hanno sfilato lungo le vie del paese, avvolto nel tricolore, al suono della banda di Conegliano, sostando davanti al monumento ai Caduti di via Udine e fermandosi nella centralissima piazza, dove don Diego Soravia, parroco di Santo Stefano, ha celebrato la messa. E attimi di intensa emozione sono stati respirati quando il capogruppo delle penne nere di Santo Stefano (organizzatrici dell'evento assieme a quelle di Costalissoio), Alfredo Comis, ha letto la preghiera dell'alpino. Poi, al suono del Signore delle Cime, il corteo si è spostato verso il cimitero militare per l'onore ai militi del '15 - '18 e per il rientro in caserma dove, nell'ex autocentro, è seguito il grande rancio di quella che ha assunto le sfumature di una bella rimpatriata.
Yvonne Toscani


Pagina
"ACCADE A COSTALTA..."

 Pagina
"A.N.A. di Costalta"

HOME PAGE DEL SITO