Costalta... su "Il Gazzettino di Belluno"

26-4-2005

Anche la prima di Presenaio non chiuderà i battenti. Soddisfatti i genitori che hanno visto riconosciuto il diritto allo studio per i loro figli

Salvate tutte le classi dell'istituto Comprensivo

"La ferrea logica dei numeri non può essere assunta come principio per un'area di montagna già fortemente penalizzata"

Tutte le classi dell'Istituto comprensivo di San Pietro sono salve. Nonostante i numeri. Compresa la prima della scuola secondaria di primo grado di Presenaio, la cui situazione era la più critica. L'intensa attività dell'Istituto comprensivo diretto dal preside Varzi Pradetto Battel ha raggiunto, dunque, il non scontato obiettivo di avviare anche la classe iniziale delle medie, le cui iscrizioni a gennaio si erano bloccate a sette, grazie ad un anno (1994) demograficamente non molto abbondante. Ma i forzi congiunti della dirigenza di via Dante Alighieri assieme a quelli di alcuni esponenti politici, in particolare dell'onorevole Italo Sandi che ha presentato persino un'interrogazione al Ministro Letizia Moratti per venire incontro alle necessità e difficoltà della popolazione che risiede nei piccoli Comuni montani, ha permesso l'esito positivo della vertenza, che tanto stava a cuore ai genitori dei sette alunni, i quali avevano anche scritto una lettera manifestando le proprie preoccupazioni qualora non fosse stata attivata la classe.
Sulla vicenda si era espresso pure il Consiglio d'Istituto con l'approvazione di un apposito ordine del giorno per ottenere la deroga al numero minimo per formare le classi-sezioni. La ferrea logica dei numeri non può essere assunta a principio per l'erogazione del servizio scolastico in una zona di montagna già fortemente penalizzata nella fruizione dei servizi essenziali, quale quello dell'istruzione e formazione in quanto porta solamente scapito e nocumento agli alunni e alle famiglie era stato sostenuto con fermezza, riferendosi anche alla situazione di Sappada Nel 2006/2007 gli alunni della scuola dell'infanzia di Sappada saranno 35 e nell'anno successivo 34. La costituzione quindi per il 2005/2006 di due sezioni garantisce la continuità di didattica per gli anni successivi ed una maggiore efficienza ed efficacia del servizio scolastico nonché una garanzia di sicurezza psicologica quanto mai importante per le bambine e i bambini della scuola dell'infanzia.
Queste valutazioni, assieme ad altre, hanno fatto sì che dalla Direzione generale Miur del Veneto e dal Csa di Belluno arrivasse la tanto sospirata deroga per tutte e tre le classi medie di San Pietro, per la prima e la terza di Sappada e per le due sezioni della scuola dell'infanzia sempre di Sappada. Se, dunque, l'Amministrazione comunale si è limitata ad approvare una semplice delibera, le azioni intraprese da chi opera nel settore e dai diretti interessati hanno permesso che ieri giungesse la buona notizia, contenuta nella comunicazione sugli organici di diritto.
E in questi vi è anche la conferma del personale per le due scuole di Costalta. Perché, nonostante la sbandierata chiusura voluta da Villa Poli, di scritto e di ufficiale non c'è nulla.
Pertanto, per ora, i plessi rimangono funzionanti e con gli organici invariati.
Anche a settembre.

Yvonne Toscani


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"ACCADE A COSTALTA..."

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