25-3-2005
A Costalta una scuola
che insegni il ladino...
Realizzare a Costalta l'istituto
storico per l'insegnamento della lingua ladina.
La proposta innovativa arriva da Roger De Bernardin, candidato
alle regionali per Rifondazione comunista.
La creazione del centro, con il prezioso aiuto di finanziamenti
pubblici, permetterebbe di sistemare l'edificio delle Elementari,
mettendolo a norma, e di rivitalizzare ulteriormente la frazione
più alta del territorio comunale, che da oltre vent'anni,
cioè ben prima dell'entrata in vigore della legge sulla
tutela delle minoranze linguistiche, ha fatto del ladino una
questione di notevole importanza. E contemporaneamente sarebbero
salve le due scuole dell'infanzia e primaria, che il sindaco
vuole chiudere.
La proposta sarà presentata nei prossimi giorni al primo
cittadino e al Comitato dei genitori, costituitosi per difendere
i due plessi.
Nella vicenda delle scuole una cosa è certa: a Villa Poli
sono giunte e stanno giungendo proposte di soluzioni da tutte
le parti, in modo trasversale agli schieramenti.
A dar una mano per risolvere la questione ci hanno pensato
prima i genitori, il paese di Costalta , il mondo scolastico,
le minoranze consiliari, poi gli esponenti politici di centrodestra
e centrosinistra, che comunque vadano le cose il 3 e 4 aprile
si sono impegnati per non far morire un paese che ha dato e sta
dando moltissimo alla montagna e alla sua cultura.
E una dura presa di posizione arriva da un altro candidato in
Regione, Guido Trento. Siamo lontani mille miglia e decisamente
contrari alla posizione di Silvano Pontil Scala e contro quei
sindaci che vogliono chiudere i servizi e che non hanno intenzione
di aiutare i paesi di montagna. Questi si salvano mettendo i
servizi e non togliendoli afferma l'esponente della Margherita.
E' una povera battaglia quella intrapresa da un sindaco che vuol
chiudere una sua scuola, facendo in questo modo perdere alla
frazione la sua anima. Non avremmo mai immaginato che un primo
cittadino, peraltro legato a Forza Italia, decidesse questo,
soprattutto dopo che in autunno c'eravamo tanto battuti per l'apertura
dell'asilo. Trento si riferisce al suo impegno e a quello di
Maurizio Fistarol e Italo Sandi, nello scorso settembre, per
attivare la scuola dell'infanzia. E' inutile dire che si difende
la montagna aggiunge definendo la scelta pontiliana una follia.
Le scuole vanno mantenute, un'umiliazione questa decisione di
chiudere, dopo la grande battaglia che abbiamo fatto a livello
nazionale e regionale per difendere l'asilo.
Yvonne Toscani |