I bambini continueranno la scuola a Costalta... I bambini delle scuole dell'infanzia
e primaria continueranno ad andare a scuola a Costalta. A prescindere
dall'esito del vertice di maggioranza, fissato per ieri sera,
dovrebbero infatti continuare a frequentare le lezioni nelle
loro aule perché non esiste alcuna possibilità
di un trasferimento a Presenaio, dove le aule sono appena sufficienti
per il numero attuale di alunni. A tagliare definitivamente la
testa al toro, con una posizione chiara, forte e decisa è
stata la riunione di servizio convocata, l'altro ieri pomeriggio,
dal dirigente scolastico dell'Istituto comprensivo, Varzi Pradetto
Battel, che in mattinata aveva incontrato il dirigente del Csa
di Belluno, Domenico Martino. All'incontro in via Dante Alighieri
hanno partecipato i rappresentanti dei genitori eletti negli
organi collegiali dei due ordini di scuole di San Pietro e Costalta
, gli insegnanti che prestano servizio nelle due località,
le Rsu, la dirigente amministrativa e il responsabile della sicurezza.
Tutte le componenti dell'istituzione scolastica sampietrina,
in particolare i docenti, hanno convenuto sull'inopportunità
di un trasferimento, sul piano didattico, educativo, relazionale.
Le riflessioni sono state poi inserite all'interno di una mozione
approvata all'unanimità. Ma i problemi insiti in un eventuale
passaggio a Presenaio non finiscono qui. In quanto è stato
rilevato che le aule sono piccole e non possono accogliere i
bimbi costaltesi, che c'è un'unica aula libera per gli
alunni diversamente abili e ciò non permetterebbe di portare
avanti i progetti in atto e quelli previsti, che la cubatura
per quanto concerne l'aspetto igienico-sanitario non è
sufficiente. A questo punto Varzi Pradetto Battel ha prospettato
ai genitori delle tre frazioni basse un'organizzazione scolastica
con doppi turni. Soluzione che è stata accantonata perché
ingestibile. Come lo sarebbe il trasporto pomeridiano. I rappresentanti
delle mamme e dei papà di Valle, San Pietro, Mare e Presenaio
si sono così resi conto di come la decisione di Pontil
Scala di chiudere i plessi costaltesi abbia inevitabilmente delle
ripercussioni anche sui loro figli ed hanno annunciato che loro
stessi si attiveranno per chiedere spiegazioni al sindaco. E
non è tutto. Perché è stato sottolineato
che la situazione non cambierebbe di una virgola se si spostasse
il trasferimento a settembre. Le decisioni scaturite dall'incontro
nella sede centrale dell'Istituto comprensivo in serata sono
state illustrate durante l'assemblea dei genitori di Costalta
che ora pongono sul tavolo di confronto la messa a norma dei
due plessi (nel pomeriggio è stato detto che per l'asilo
ci vuole poco) o, in alternativa, l'accorpamento. Yvonne Toscani |
"ACCADE A COSTALTA..." |