Un summit deciderà il futuro di Costalta Primo risultato per le scuole dell'infanzia
e primaria di Costalta . Oggi, primo marzo, sono ancora aperte.
La voce che chiudessero il 28 febbraio, data che il sindaco avrebbe
annunciato nel suo blitz di lunedì della scorsa settimana
ma che egli ha sempre negato di aver pronunciato, non s'è
avverata. E a Costalta , diventata ormai il paese simbolo della
montagna che non vuol morire ma continuare a vivere, si tira
un sospiro di sollievo. Soltanto in settimana si terrà
un vertice di maggioranza, durante il quale Silvano Pontil Scala,
farà conoscere la sua intenzione sul futuro dei due plessi.
Posizione che verrà discussa, assieme al documento presentato
dai genitori. Ma fino a quel giorno, peraltro a ieri sera ancora
da fissare, da Villa Poli non sarà anticipato nulla. Né
ai genitori degli alunni né, tanto meno, alla stampa.
Sarebbe antidemocratico dirlo prima ai giornalisti che ai collaboratori
sostiene il sindaco, che aggiunge di aver chiesto a suo tempo
pareri anche alla Provincia e alla Regione Mi hanno risposto
che sul decreto legge della 626 non c'è alcuna novità
in più di quanto so io. A Palazzi Piloni, sede della Provincia,
però, raccontano una storia diversa. Stanno ancora lavorando
per ricercare una soluzione. Il presidente, Sergio Reolon, riferisce
che la scorsa settimana il sindaco lo ha contattato per valutare
la possibilità di trovare una soluzione ed ottenere una
proroga. Del caso è stato subito informato l'assessore
all'edilizia scolastica, perché la Provincia, pur non
essendo di sua competenza (gli edifici che ospitano asili, elementari
e medie sono di ambito comunale), si è reso disponibile
ad aiutare, se possibile, l'amministrazione di San Pietro, perseguendo
la linea di principio che i servizi vanno mantenuti, anche nelle
frazioni. Nel frattempo sull'argomento interviene l'assessore
al bilancio di San Pietro. Per quanto concerneil mio incarico,che
è e resta esclusivamente tecnico, non ci sono motivi di
contrasto conla maggioranza che mi ha voluto come assessore al
bilancio precisa il referente economico della giunta pontiliana
D'altronde, la freddezza dei conti non consente divergenze. Restano
ovviamentedicompetenza dell'amministrazione le scelte politiche
anche se forzatamente condizionatedalla carenza dirisorse. Conferma,
inoltre, la sua smentita che alla base della chiusura dei due
plessi ci siano motivazioni di carattere finanziario, bensì
soltanto di conformità degli edifici. Infatti, per l'anno
scolastico in corso nessuno ha mai ventilato la chiusura di Costalta
come possibile mezzo di contenimento delle spese aggiunge Renzi
Pontil Scala, contraddicendo, appunto, quanto affermato davanti
ai genitori dai tre consiglieri di Costalta nella riunione di
una settimana fa. |
"ACCADE A COSTALTA..." |