Costalta... su "Il Gazzettino di Belluno"

24-2-2005

I genitori degli alunni dell'asilo e delle elementari con l'appoggio dei compaesani si sono mobilitati per difendere il diritto allo studio

Un paese intero
contro la chiusura delle scuole

"Non ci fermeremo davanti a nessun ostacolo.
L'amministrazione per scelta politica sta affossando Costalta"

Con un fronte compatto, un intero paese si sta mobilitando contro la decisione di chiudere la scuola dell'infanzia e primaria di Costalta . I genitori dei circa venti bambini dell'asilo e delle elementari, appoggiati dai compaesani, si stanno infatti organizzando e annunciano azioni clamorose con conseguenze sull'intero comparto scolastico sampietrino, qualora l'Amministrazione comunale continuasse con il suo piano. Che, nella frazione più alta del comune di San Pietro, non si esita a definire allucinante, calato fra capo e collo, senza considerare le persone, i casi particolari, il diritto allo studio, il trauma che verrebbe provocato nei piccoli, costretti ad interrompere il percorso didattico per trasferirsi a Presenaio. Siamo fermamente contrari alla chiusura e non ci fermeremo davanti a nulla, a prescindere da qualsiasi cosa, compresa un'ordinanza hanno esordito i genitori nell'incontro tenutosi l'altra sera, nel palazzo della locale Regola, davanti ai tre consiglieri di maggioranza residenti in paese (Debora Casanova Crepuz, Manuel Casanova Consier e Gianluigi De Bernardin Stadoan) Attiveremo tutte le azioni di lotta, perché questa follia venga cancellata e per difendere gli interessi di questo paese. Ci sentiamo di serie B, con un'istruzione negata, come non succede più nemmeno in Africa. Per scelta politica state affossando Costalta . Un affossamento che avviene, appunto, con il placet dei tre esponenti costaltesi, che hanno confermato una voce circolata con insistenza nelle ultime ore: ad influenzare la scelta non sarebbe stato tanto il decreto legge sulla 626 quanto piuttosto una questione economica. Cioè di bilancio. O meglio: i soldi ci sarebbero per la gestione, però non per la messa a norma dei maniglioni antipanico e della caldaia. I genitori hanno così chiesto ai consiglieri un preciso impegno e un atto di responsabilità: Da che parte state? Con la vostra comunità o con il sindaco? Stiamo aspettando da voi una posizione forte: che in Consiglio comunale battiate i pugni per il vostro paese. Ma alla richiesta di lottare per Costalta , affinché nel paese che intellettualmente porta il valore aggiunto alla comunità di San Pietro le due importanti istituzioni scolastiche continuino a vivere, hanno trovato picche. Perché, davanti al suggerimento di presentare una mozione, De Bernardin Stadoan ha abbandonato l'incontro, mentre i due colleghi si sono limitati a registrare le proposte presentate dai cittadini, che negli ultimissimi giorni hanno lavorato al posto degli amministratori ricercando soluzioni al problema. E' cosa grave che il sindaco non conosca tutto quanto sa invece un semplice cittadino o il caporegola, hanno sottolineato i genitori. Insomma se le mamme e i papà di oggi e di domani cercavano una mano nei rappresentati che siedono sulle poltrone di Villa Poli, anche con i loro voti, finora non l'hanno trovata. Anzi. Il 95 per cento degli edifici scolastici italiani non è a norma hanno evidenziato i presenti Ma l'unico che in Italia li chiude, perché non vuole assumersi responsabilità, è Silvano Pontil Scala. Durante l'incontro sono stati inoltre evidenziati altri problemi insiti in un trasloco a Presenaio, dall'orario al dissenso che sarebbe giunto dal dirigente scolastico di via Dante Alighieri. Oggi i genitori, intanto, scenderanno a Villa Poli, convocati dal sindaco.

Yvonne Toscani


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"ACCADE A COSTALTA..."

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