Costalta... su "Il Gazzettino di Belluno"

7-1-2005

Viaggiare in internet con l'Adsl
è un vero sogno nel cassetto


Da Sappada a Lozzo
solo Santo Stefano e Auronzo con l'ADSL

A Sappada, a San Pietro con le frazioni di Costalta , Valle, Presenaio e Mare, a Danta, in Comelico Superiore con il capoluogo Candide e le frazioni di Padola, Dosoledo, Casamazzagno, a Lozzo, a Vigo con le frazioni di Pelos, Laggio e Piniè, a Lorenzago, i navigatori in Internet ogniqualvolta sentono sbandierare e declamare da più parti i benefici del collegamento veloce a banda larga, nota anche come Adsl, compiono un salto sulla sedia. A loro tocca arrancare su una barchetta a remi, mentre altri filano su un off-shore. Difatti la copertura del collegamento telematico veloce in tutta questa area è a macchia di leopardo. Gli unici paesi ad essere collegati sono Auronzo e Santo Stefano. Con anomalie e discriminazioni però fra gli abitanti dello stesso Comune. Per esempio nella Val d'Ansiei restano esclusi tutti coloro che abitano dopo la frazione di Pause fino a Misurina, anch'essa priva di tale collegamento. Da quello che è dato sapere non è previsto un allargamento del servizio nel futuro prossimo. La causa sarebbe imputabile a delle vecchie centraline che dovrebbero essere sostituite per permettere l'introduzione dell'Adsl. Altra anomalia riscontrata è quella nel Comune di S. Stefano: nella frazione di Campitello c'è chi sì e chi no, mentre fortunatamente è presente nella più lontana Costalissoio. "Siamo nel 2000 - commenta un anziano imprenditore sappadino - ma pare ripetersi quanto accaduto alla fine del 1800. Allora Sappada e Candide vennero collegate con il telegrafo ben dopo 8 anni dalla sua collocazione a Santo Stefano. Non parliamo poi dell'introduzione del telefono nel 1913 quando furono esclusi sempre Sappada assieme a Danta". I mugugni diventano poi arrabbiatura quando, scaduto il contributo previsto per l'anno in corso, gli utenti vengono a conoscenza dell'esistenza del disegno di legge inserito nella finanziaria per il 2005, per cui se approvato ci sarebbe ancora la possibilità per tutti coloro che, a decorrere dall'1 dicembre 2004, stipulano un contratto per la connessione ad Internet a larga banda di richiedere un contributo governativo. Questo sarebbe di 50 euro, che diventano 75 qualora l'accesso alla rete fissa da parte dell'utente ricada nei comuni il cui territorio sia compreso all'interno delle aree ricadenti nell'Interreg IIIC per le "Azioni innovative", e comunque in quelli con popolazione inferiore a diecimila abitanti.
Sono soprattutto imprenditori, operatori turistici e commerciali, professionisti che abitano in queste zone a lamentarsi della mancanza della banda larga in quanto il collegamento tradizionale è divenuto troppo lento rispetto alla mole di traffico che passa per i cavi telefonici. Purtroppo, dicono, non è possibile ricorrere alla concorrenza degli altri fornitori, visto che le linee sono di proprietà esclusiva della Telecom a cui occorre ricorrere con esborso per installare una sorpassata "isdn" e velocizzare leggermente la navigazione. Al di là dei costi sempre maggiori, è soprattutto il tempo impiegato che si dilata in maniera esponenziale, oltre alla sensazione di essere imprigionati nel cappio di un operatore unico.
Gianfranco Giuseppini


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"ACCADE A COSTALTA..."

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