1-10-2004
Una delegazione composta
da genitori, sindaco, preside e caporegola si recherà
questa mattina a Belluno per tentare di evitare la chiusura dell'asilo
Da Costalta in
marcia
verso Palazzo Piloni
Previsto un incontro
con l'assessore Bettiol.
Il sindaco: «Faremo tutto il possibile per salvare la scuola
d'infanzia»
Una delegazione,
composta da rappresentanti dei genitori, sindaco, preside e caporegola
(o loro delegati) partirà stamattina da San Pietro alla
volta di Palazzo Piloni, per coinvolgere anche l'assessore referente
alla Pubblica Istruzione, Claudia Bettiol, nel disperato tentativo
di salvare la scuola dell'infanzia di Costalta . Che, tradotto
in pratica, significa avere le nomine degli insegnanti e non
trasferire i piccoli nel plesso di Presenaio. Tutte le realtà
coinvolte scenderanno così a Belluno per far sentire la
propria voce, per spiegare i disagi che implicherebbe un eventuale
trasporto dei bambini a Presenaio, lungo le pale di Costalta
, per far sopravvivere un paese. Perché l'unica strategia
che può portare risultati, come ha evidenziato il presidente
della Regola, Silvano Eicher Clere, è far squadra, puntare
tutti assieme in una stessa direzione e non procedere con iniziative
individuali.
L'asilo, come veniva chiamato un tempo, è ufficialmente
chiuso dalla fine dell'estate del 2003, per insufficiente numero
di iscrizioni, anche se durante lo scorso anno scolastico è
stato riaperto semiufficiosamente a tempo parziale, al termine
di una trattativa fra tutte le parti interessate. Ma, stando
a quanto ha affermato il dirigente incaricato dell'Istituto comprensivo
di via Dante Alighieri (che allora era sindaco), durante l'incontro
pubblico tenutosi l'altra sera, alla presenza di una quindicina
di genitori, oggi non esistono più le condizioni che nel
settembre 2003 permisero di riaprire in tempi brevi la scuola.
E l'attuale primo cittadino ha aggiunto che anche se ciò
fosse possibile, comunque, si tratterebbe di una soluzione tampone,
per poche settimane. Un'altra soluzione potrebbe essere il trasferimento
di personale da un'altra sezione dell'Istituto comprensivo, ha
continuato Silvano Pontil Scala, ma anche questa avrebbe un carattere
temporaneo e parziale. I genitori hanno poi sollecitato il preside,
o il sindaco, a fissare quanto prima un appuntamento anche con
il Csa (ex Provveditorato). Perché il tempo a disposizione
è ridotto a pochi giorni.
Secondo indiscrezioni, probabilmente già entro la metà
della prossima settimana si saprà con certezza il futuro
dell'asilo costaltese e cioè se rientrerà in quella
fetta di plessi che otterranno dal Dicastero di viale Trastevere
l'ok per aprire i battenti. A livello nazionale sono infatti
400 le scuole che si trovano nella stessa situazione di quella
di Costalta , ma non tutte avranno la necessaria copertura finanziaria
e saranno, quindi, attivate. Di ufficiale non c'è nulla,
anche se sappiamo che il Ministero sta trattando con i sindacati,
ha spiegato il sindaco, Silvano Pontil Scala, riassumendo la
telefonata che ha fatto mercoledì mattina con la dirigente
del Veneto.
Qualcosa si sta quindi muovendo, ma non siamo ancora in grado
di dire se Costalta rientrerà tra quelle scuole che potranno
essere aperte. Se l'esito fosse positivo, nella frazione di San
Pietro arriverebbero due insegnanti ed un collaboratore. Altrimenti,
l'alternativa sarà portare i piccoli a Presenaio. Nel
frattempo, per lunedì, a Villa Poli, è atteso anche
l'assessore regionale Floriano Pra.
Yvonne Toscani |