10-07-2004
«Nessun pericolo
per l'acqua potabile»
E' durato poco più di ventiquattro
ore l'allarme per la presunta fuga di gasolio nella rete fognaria
e idrica di Costalta.
Ieri, nel primo pomeriggio, il sindaco di San Pietro, Silvano
Pontil Scala, ha infatti firmato la revoca della precedente ordinanza,
con cui vietava l'uso dell'acqua potabile per uso alimentare.
La decisione è stata assunta dopo aver visionato i referti
negativi delle analisi effettuate dagli Enti competenti su campioni
prelevati sia nella frazione costaltese che al depuratore di
Mare. L'allarme era scattato giovedì mattina, quando un
cittadino si era avvicinato a un tombino e aveva sentito un odore
di gasolio provenire dal pozzetto. Avvertiti i vigili del fuoco
del distaccamento di Santo Stefano, la procedura si era così
messa subito in moto e la segnalazione era arrivata a tutti gli
organismi di competenza, dal Comune all'Arpav (per valutare un
eventuale inquinamento ambientale), dall'Ulss (per l'analisi
dell'acqua) al Bim. Inizialmente era stata ipotizzata la perdita
di una cisterna contenente gasolio per riscaldamento, ma, stando
a quanto riferisce Villa Poli, la causa sembra vada ricercata
soprattutto nell'uso del combustibile che potrebbe esser finito
impropriamente nel tombino.
Yvonne Toscani |