Il Gazzettino di Belluno

16-03-2004

Elettrificazione… fino a Pra Maiò

In un momento in cui la crisi del settore secondario pesa come un grosso macigno sulla realtà comeliana, si invocano da più parti sbocchi alternativi nel primario e nel terziario. Vale a dire nell'agricoltura, la cui cultura contadina è stata troppo velocemente accantonata in nome dell'occhiale, e nel turismo. Ma anche dove ci sono possibilità, attraverso fondi europei e regionali, la strada non sempre è in discesa. E' il caso dell'elettrificazione nell'area che comprende, nel territorio comunale di San Pietro, le località da Postauta a Londo, per il cui progetto la Regione Veneto ha stanziato, nell'ambito del piano di sviluppo rurale del 2000/2006, un contributo di 156 mila euro, pari al 75 per cento della spesa complessiva quantificata in 208 mila euro. E nonostante di ciò si parli ormai da un quinquennio, con incontri vari (di cui l'ultimo si è tenuto, nei giorni scorsi, a Villa Poli alla presenza del locale sindaco e degli esponenti della Comunità Montana del Comelico e Sappada, della Provincia, di alcune Regole, della Coldiretti e dell'Enel), il problema permane quello di reperire i restanti 52 mila euro. In molti sostengono, a questo punto, che sarebbe opportuno fare sistema fra pubblico e privato, come è stato fatto in misura maggiore, per esempio, per gli impianti di risalita di Comelico Superiore, dove l'obiettivo della collettività è stato superiore a qualsiasi divisione. Il progetto interessa un vasto comprensorio malghivo e pascolivo, che abbraccia, nella frazione di Costalta , le località di Postauta, Pra Maiò e i pascoli di Vissada, arrivando fino a Londo. L'obiettivo, fortemente voluto dal consigliere regionale Guido Trento, principale promotore della proposta, è contribuire a valorizzare le risorse agro-silvo-pastorali del Comelico, in particolare nella zona della frazione sampietrina più alta, dove permane una significativa presenza di operatori agricoli, che svolgono anche un insostituibile servizio di controllo capillare del territorio e di regolazione del ciclo dell'acqua piovana, favorendo l'infiltrazione della pioggia che va ad alimentare le falde acquifere profonde. Grazie a quest'iniziativa si potrebbe ridar vita, inoltre, ad una zona vicina al paese, caratterizzata da elevati caratteri paesaggistici, incoraggiando anche il recupero del tipico patrimonio edilizio dell'architettura rurale alpina e incentivando un diverso rapporto con l'ambiente sia da parte dei residenti, che disporrebbero di un servizio aggiuntivo, sia da parte dei turisti, con la percezione di essere a contatto con un lungo curato e con una presenza umana attiva. Il finanziamento riguarda tre chilometri di linea elettrica, che coincidono con il primo stralcio funzionale, e interessa una trentina di potenziali utenze, i tabiè e le malghe disposte a nastro lungo la strada Costalta -Pra Maiò. Il costo complessivo dell'opera prevede, oltre al ripristino dell'attuale manto d'asfalto, il completo interramento della linea.
Yvonne Toscani


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"ACCADE A COSTALTA..."

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