21-01-2004
Nell'ultimo numero di Ladins
un servizio sul ladino usato nella messa
come è accaduto a Costalta
Il numero di gennaio
del periodico Ladins ha come editoriale un argomento certamente
particolare poiché tratta di: "Il ladino usato
nella messa indica una strada da percorrere". L'articolo,
rifacendosi a un esperimento effettuato prima di Natale a Costalta
, in cui alcune parti della messa sono state dette in ladino,
puntualizza quali sono i limiti finora stabiliti per l'uso nella
liturgia delle parlate locali e gli spazi che sono concessi alla
libera creatività dei fedeli.
Naturalmente, in questo settore, da noi tutto è da inventare,
ma sarà utile non perdere tempo in questi momenti in cui
il ladino sta conoscendo un'aura di fervore. Nella rubrica: "Avvenimenti
e attualità del nostro mondo ladino" si parla del
convegno tenuto ad Agordo in onore del linguista Vito Pallabazzer,
ladino doc e studioso delle nostre tradizioni.
Nella medesima rubrica si accenna anche agli interventi di responsabili
dell'Amministrazione Provinciale per far capire come le nostre
minoranze debbano essere giustamente valorizzate a livello regionale.
Si accenna anche a un importante convegno tenutosi ad Arabba
per l'applicazione concreta della legge di tutela delle minoranze.
Nella sezione che riguarda i cognomi dei comuni ladini vengono
presi in esame i cognomi esistenti a Calalzo e a Canale d'Agordo,
proseguendo in tal modo in una disanima che permetterà
interessanti confronti intervallivi. Con questo numero il periodico
Ladins inizia il suo dodicesimo anno. |