20-12-2003
Teatro e poesia
con la nascita di Gesù
e le liriche di Ungaretti
Comincia stasera,
alle 21, nella chiesa parrocchiale di San Nicolò lo spettacolo
in tre parti "Come farò a salvare l'anima mia"
del giovane attore Claudio Michelazzi di Costalta.
Tra gli appuntamenti più suggestivi e culturalmente
interessanti che scandiranno, in Comelico, i giorni a ridosso
del Natale, tre infatti riguarderanno il teatro che, promossi
dall'associazione Arte Comelico, presieduta da Michela Ianese,
saranno articolati attorno al comune filo conduttore dell'eterno
interrogativo sintetizzato nel titolo. Lo spettacolo odierno
si snoderà attorno ad una lauda di Natale del XIV secolo,
di autore anonimo e risalente alle prime forme teatrali del Medioevo.
Il testo sarà interpretato a due voci (con Michelazzi
si esibirà l'amico Alex Cendron), con l'accompagnamento
di alcuni strumenti a percussione.
Se in quest'occasione il percorso tematico affronterà
la tappa della nascita del Salvatore, in quella di martedì
prossimo, che si terrà nella sala polifunzionale di Dosoledo
(l'orario è sempre lo stesso) e sarà dedicata ai
caduti italiani di Nassiriya, la poesia di Giuseppe Ungaretti
offrirà lo spunto per riflettere, attraverso le liriche
più note e coinvolgenti, sulle atrocità delle guerre.
Lo spettacolo sarà arricchito da un contributo speciale
dell'artista Michela Ianese, che realizzerà alcune opere
contraddistinte da emblematici volti trasfigurati dalle sofferenze
della vita.
Anche per lo spettacolo del 3 gennaio il palcoscenico sarà
quello della sala di Dosoledo, dove debutterà uno spettacolo
nuovo nel panorama teatrale comeliano. Michelazzi, infatti, proporrà
la prima de "Le revue negre", in cui i testi di vari
autori, italiani e stranieri, sono stati scelti dal giovane attore
per creare un originale monologo sulla riflessione della morte,
attraverso le parole di più personaggi.
I suoni e le luci dell'intero percorso sono affidati invece a
Nerio De Bettin.
Yvonne Toscani |