"ASSEMBLEA GENERALE DEI GIOVANI DEL COMELICO" (Facebook - 24/3/2009) Lassemblea dei giovani del Comelico, tenutasi sabato sera nella sala consiliare della comunità montana del Comelico e Sappada è stata per molti apetti una piccola rivoluzione. Credo da molto tempo ormai non si aveva da parte dei giovani del Comelico una così gran voglia di discutere e di proporre insieme. E così è stato. I molti ragazzi presenti in sala insieme a diversi adulti hanno dialogato, progettato e vissuto insieme un momento che da anni si attendeva. Un regalo che la nostra terra si merita, un regalo che sarebbe drammatico gettare via, come spesso siamo abituati, in questo periodo delicato di crisi, non solo materiale ed economica ma, e questo in maniera più pericolosa, anche e soprattutto morale. Moltissime le idee ed i progetti per la nostra terra che hanno reso il dibattito profondo e veramente alternativo. Nelle quasi tre ore di confronto si sono toccati i nodi più problematici delle nostre vallate quali la crisi economica e lavorativa, il rischio sempre più vicino di una nuova ondata demigrazione, le scarse possibilità offerte a chi, dopo aver studiato ed essersi perfezionato fuori, vorrebbe poter mettere in pratica le proprie competenze nel luogo dove è nato, il disgregarsi continuo ed ora sempre più veloce di un tessuto sociale che ormai lascia poche vie duscita. Ma non di soli problemi si è discusso, anche e soprattutto di nuove progettualità, di nuovi modi di stare insieme e di costruire un futuro che sia veramente cambiamento. E così si è giunti a decidere di voler costruire una consulta dei giovani del comelico, una libera Associazione aperta a tutti i ragazzi della nostra terra. Unassociazione che riunisca, metta in rete, e realizzi tutte quelle idee e quei progetti che nasceranno dai giovani, per i giovani e per il territorio. Una consulta che raccolga tutte le competenze, di qualsiasi genere esse siano, che possano essere nuova linfa per costruire il domani e per riappropriarsi dignitosamente della nostra terra. Le basi quindi, di questo nuovo progetto, sono state poste; ci sarà una nuova assemblea a metà maggio per definire, dal punto di vista organizzativo e burocratico, come realizzare questo contenitore di risorse umane e di voglia di cambiare per ricostruire il domani rimanendo nella nostra terra. Nel corso della lunga serata ha avuto il battesimo proprio a Santo Stefano un nuovo progetto alternativo, presentato da Attilio Bianchi di Lozzo di Cadore, legato alla costituzione di un referendum popolare il cui scopo sarebbe quello di ridare nuovo valore politico e territoriale alla Magnifica Comunità di Cadore che da secoli rappresenta lunità della nostra terra e la capacità della nostra gente di autogestire le proprie risorse Ed il proprio territorio. Come organizzatore dellincontro posso quindi ritenermi più che soddisfatto per gli esiti estremamente positivi del dibattito e per il notevole bagaglio di idee e progetti uscito dallassemblea. Assemblea partecipata e propositiva che sicuramente sarà foriera di altre e più impegnative scommesse ancora ma che sicuramente, avendo fatto muovere i primi passi ad un progetto di collaborazione e di ascolto tra i giovani che rappresentano il futuro, aprirà moltissime strade e canali al nuovo. Volando alto e senza preoccuparsi di piccoli risentimenti e demagogie che ormai lasciano il tempo che trovano. CLAUDIO MICHELAZZI |
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