14-07-2005
11 luglio
"dì bandöto"
COSTALTA - La
giornata dell'11 luglio resta segnata nella memoria della gente
di Costalta come "dì bandöto", perché
per due volte, nel 1987 e nel 1993, il papa Giovanni Paolo II
arrivò in paese, si fermò a pranzo in canonica
e poi incontrò la folla che gremiva la chiesa di Sant'Anna.
A pochi mesi dalla morte di Karol Wojtyla, le emozioni di quei
due momenti si sono legate alla commemorazione del papa scomparso
e la gente ha partecipato numerosa e coinvolta alle numerose
iniziative organizzate dalla parrocchia di Costalta per solennizzare
questa giornata particolare.
Alla messa di domenica sera la chiesa si è riempita per
la celebrazione presieduta dal vescovo Maffeo Ducoli. L'ottantasettenne
presule, che è in vacanza al santuario del Nevegal, è
salito a Costalta per rivivere egli stesso quei momenti così
densi di emozione, nelle due occasioni in cui Giovanni
Paolo II fu suo ospite nella canonica dove egli trascorreva un
mese di vacanze. Ducoli ha raccontato, con una conversazione
familiare e briosa i retroscena della prima uscita di un papa
per vacanze estive fuori da Castelgandolfo, di come riuscì
a convincere il suo segretario monsignor Stanislao Dziwicz, facendogli
vedere in anteprima la bellezza della Val Visdende e la tranquillità
della zona di Mirabello a Lorenzago. Convincere il papa fu una
questione di pochi secondi, in una udienza privata a Roma. "Il
papa si rivelò entusiata di una vacanza in montagna -
ha rivelato il vescovo Ducoli- e poi fin dai primi giorni di
quel luglio del 1987 la sua impressione fu confermata dalla bellezza
delle nostre montagne e dei nostri boschi".
Un altro protagonista delle due giornate costaltesi di Karol
Wojtyla era stato don Sergio Tessari, allora parroco del paese,
che condivise col vescovo e con la gente l'emozione di quei due
incontri ravvicinati. Egli ha festeggiato in questi giorni il
cinquantesimo dell'ordinazione sacerdotale ed ha celebrato con
i suoi ex parrocchiani la messa serale dell'11 luglio, salutato
con affetto da tutta la popolazione, che ha conservato un ottimo
ricordo dei suoi 21 anni di ministero pastorale in Comelico.
La festa del ricordo di Giovanni Paolo II si è conclusa
con uno spettacolo nella sala della Regola, con le canzoni del
Gruppo musicale di Costalta, le immagini della Rai, riprese l'11
luglio del 1987, quando il papa scese dai boschi, incontrò
i contadini che raccoglievano il fieno sui prati, attraversò
a piedi le vie del paese e, dopo aver riposato in canonica, pregò
e parlò alla gente in chiesa. Un filmato di quindici minuti,
divenuto prezioso per ogni famiglia di Costalta, che ha fatto
rivivere momenti indimenticabili. Vero nella sua ilarità
precedente e nell'intensità successiva all'arrivo del
papa il racconto teatrale "Al papa a Costauta", interpretato
dal Gruppo musicale di Costalta.
Lo spettacolo ha affidato alla coralità del Coro Comelico
la chiusura del "Dì bandöto", l'11 luglio,
che rimarrà impresso nella memoria di anziani e giovani
di Costalta.
Lucio Eicher
Clere
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