14-9-2003
"Una piccola vittoria"
Fistarol ha dato una mano
da Roma
per salvare la Materna di Costalta
SAN PIETRO. "E'
una piccola vittoria per l'Alto Bellunese, pur strappata in una
situazione generale che resta per molti aspetti precaria".
Anche il deputato bellunese Maurizio Fistarol esprime la propria
soddisfazione per come si è conclusa la vicenda legata
alla scuola materna di Costalta, prima soppressa e poi ripristinata
dalle autorità didattiche.
Avendo partecipato personalmente alle trattative per scongiurare
la soppressione della struttura, Fistarol parla con cognizione
di causa. "In casi delicati come questi", afferma l'onorevole
della Margherita, "dobbiamo prendere quello che riusciamo
a strappare: certo, a Costalta opererà un'unica insegnante
e l'istituto funzionerà a tempo parziale, ma se non altro
le famiglie credo siano contente, rispetto a come si erano messe
le cose". Sino a pochi giorni prima dell'inizio ufficiale
della scuola, in effetti, la situazione pareva irrimediabilmente
compromessa. "In data 30 agosto ho ricevuto in proposito
una nota a firma del sindaco di San Pietro, Pradetto Battel",
racconta il deputato, "una sorta di invocazione d'aiuto
che, assieme ad analoga comunicazione da parte della Regola di
Costalta, mi ha indotto ad intervenire, non solo presso lo stesso
municipio comelicese e il preside del locale Istituto Comprensivo,
ma soprattutto rivolgendomi al dirigente scolastico regionale
Martinelli, con cui ho avuto un colloquio chiarificatore. Dunque,
credo e spero di aver contribuito personalmente a raddrizzare
la situazione, visto che da quel momento l'atteggiamento tenuto
dal Centro Servizi Amministrativi di Belluno pare essere repentinamente
mutato sul tema". Più in generale la situazione di
Cadore e Comelico, per quanto riguarda una soddisfacente erogazione
di servizi, continua però a non apparire rosea. "Su
questo dobbiamo continuare a lavorare", ammette il deputato,
"perché spesso, come nel caso di Costalta e della
Direzione Scolastica di Venezia, margini per una trattativa pur
esistono: è bastato rilevare come, andando avanti di questo
passo, il rischio di spopolamento per la montagna bellunese si
farà seriamente sempre più concreto, in mancanza
di rassicurazioni per la popolazione. La soluzione che ne è
conseguita può forse considerarsi come di compromesso,
ma l'importante è che le legittime aspettative di bambini
e rispettivi genitori, almeno in questo frangente, abbiano ricevuto
adeguata risposta da parte delle istituzioni, e di quelle parlamentari
comprese".
a.b. |