Costalta sul Corriere delle Alpi

7-9-2003

Cancellato dall'elenco delle strutture scolastiche, l'istituto potrebbe ancora essere salvato. Domani incontro a Belluno
Ore decisive per la materna di Costalta
Nell'incertezza spunta una soluzione: apertura a orario dimezzato

SAN PIETRO. Famiglie preoccupate, Comune e mondo della scuola alla ricerca di soluzioni dell'ultimo minuto, bambini che non sanno ancora che istituto li accoglierà tra qualche giorno all'inizio delle lezioni. Si deciderà solo domani (si spera definitivamente) il destino della scuola materna di Costalta, e si deciderà nel corso di una riunione che a Belluno vedrà la partecipazione di assessore provinciale Flavia Colle, rappresentanti scolastici e dell'amministrazione comunale di San Pietro. Al momento, sulla vicenda regna una discreta confusione.
Mentre i genitori interessati dal taglio deciso dal Centro servizi amministrativi ancora non sanno cosa aspettarsi, emerge la possibilità di inedite soluzioni, tra cui un'apertura per metà giornata dell'istituto.
La materna della frazione alta di San Pietro (che al momento accoglie una decina di piccoli ospiti) è stata di fatto recentemente soppressa per decisione del Csa di Belluno. Il provvedimento è stato accolto male nel paese del Comelico, da qui una mobilitazione che ha trovato spazio pure nel locale consiglio comunale (ha emesso un paio di ordini del giorno di protesta inviati alle autorità scolastiche provinciali). A fine agosto, poi, l'ex-preside del locale Istituto comprensivo (Giandomenico Zanderigo Rosolo, ora trasferitosi ad Auronzo), prendendo atto della decisione del CSA, ha comunicato l'impossibilità di modificare il provvedimento. Conseguenza: alla rabbia delle famiglie, si è aggiunto l'imbarazzo del Comune, che ha ribadito l'impossibilità di trasportare i bambini (nel frattempo già quasi tutti iscritti) alla materna di San Pietro, ospitata nella sede del Comprensivo a Presenaio.
Dal 1º settembre, dunque, la scuola di Costalta è ufficialmente "cancellata" dall'elenco delle strutture che operano in provincia, ma i tentativi per scongiurarne la soppressione proseguono. Il sindaco Pradetto Battel ha scritto al ministero per spiegare la situazione ed esprimere conseguenti rimostranze; il nuovo dirigente scolastico, Paolo Fratte, ha di fatto annullato il provvedimento di accettazione dello status quo emesso dal suo predecessore, ponendosi alla ricerca di soluzioni che consentano alla scuola di restare aperta, anche alla luce delle confortanti prospettive demografiche di Costalta.
Due incontri aiutano a sperare: il primo, svoltosi tra preside e amministrazione comunale, ha fatto emergere la comunanza di vedute dei due enti; il secondo si è svolto giovedì a Belluno tra sindaco, lo stesso preside e il dirigente del Csa Martino, con la richiesta di non modificare gli organici. Tra le possibilità emerse, quella di tenere aperta Costalta se non altro per metà giornata, ma la verità sulle reali prospettive della struttura scolastica si conoscerà solo domani. Nel primo pomeriggio, infatti, è in programma un confronto tra le parti che vedrà la partecipazione pure dell'assessore provinciale Flavia Colle.


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"ACCADE A COSTALTA..."

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