Costalta sul Corriere delle Alpi

3-12-2002

Accorpamento di due sedi,
adeguamento dell'Elementare
e cessione della Materna di Costalta

Tre proposte per riorganizzare la scuola

Il Preside del Comprensivo le ha poste all'attenzione del sindaco

SAN PIETRO. "Accorpamento delle strutture didattiche di Costalta e Costalissoio, adeguamento definitivo dell'Elementare e cessione della Materna di Costalta". Riorganizzazione scolastica a San Pietro, qualcosa pare muoversi. Ed ecco le interessanti proposte che arrivano dal responsabile del locale istituto comprensivo, il preside Giandomenico Zanderigo Rosolo.
La delicata questione è stata posta all'attenzione del consiglio comunale, riunitosi venerdì scorso, dal sindaco Varzi Pradetto Battel, da tempo impegnato con la sua amministrazione a far sì che le scuole di ogni ordine e grado del paese siano riunite nella sede di Presenaio, più volte negli ultimi anni interessata da interventi strutturali.
Una sede, dunque, al momento più che idonea alla bisogna.
La disamina di Zanderigo, in particolare, riguarda la scuola materna e quella elementare di Costalta.
"E' la questione più urgente", afferma il professore, "visto che il Comune ha deciso e conferma la sua volontà di soppressione e concentrazione a Presenaio: ho discusso più volte il tema negli organi collegiali, dove peraltro è difficile giungere a proposte concrete e precise; la mia opinione è che la scuola debba rimanere quanto più possibile radicata nei singoli paesi, che la pluriclasse si riveli come un'opportunità didattica apprezzabile, che l'autonomia scolastica consenta soluzioni innovative".
Ma, affinché dal punto finanziario i conti tornino, "certamente bisogna fare economia e non è ragionevole", ammette il preside, "che, per gli attuali 26 alunni (tra scuola materna ed elementare) di Costalta, lo Stato impieghi 4,5 insegnanti e 2 bidelli (escluso il personale per un disabile, ndr) ed il Comune mantenga e riscaldi due edifici". Da qui il caso di prendere in considerazione "l'opportunità che vi sia una scuola in comune per i paesi di Costalta (censuario di San Pietro, ndr) e di Costalissoio (Santo Stefano, ndr), dato che per gli alunni di quest'ultimo è assai più gravoso raggiungere il capoluogo Santo Stefano e la struttura di Campolongo".
La "rivoluzionaria" proposta, dunque, interesserebbe entrambi i paesi. "Mi rendo conto che coinvolgere un altro Comune", spiega Zanderigo, "è impresa tutt'altro che facile, ma il buon senso e l'oggettività dei chilometri di strada da percorrere vorrebbero che fosse così".
Tra i suggerimenti, pure quello di ristrutturare l'edificio che ospita la scuola elementare di Costalta. "E' opportuno che il Comune provveda", rilancia il responsabile del Comprensivo, "affidandoli ad una ditta privata, a progetto ed esecuzione di un radicale adeguamento della struttura, in modo che il fabbricato risulti a norma e possa ospitare in futuro anche la Materna.
Alla stessa impresa potrebbe essere ceduta in cambio proprio l'attuale Materna, magari con destinazione residenziale: per un unico ed adeguato edificio, l'amministrazione scolastica potrebbe organizzare meglio il servizio e risparmiare sul personale, il Comune spenderebbe meno per spese di riscaldamento e trasporto-scuolabus.
Al paese di Costalta rimarrebbe così un fabbricato messo a nuovo, piuttosto che due edifici con destinazione incerta e perciò destinati ad abbandono e degrado".


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"ACCADE A COSTALTA"

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