29-11-2002
San Pietro. Pradetto è fuori dai gangheri:
"E pensare che ci sono persino i fondi,
milioni di euro già ufficializzati"
"Su Costalta non sanno ancora che
fare"
L'indignazione del sindaco
dopo l'incontro con Genio e Regione
"Non ci volevo credere: alla nostra
domanda, diretta a tecnici regionali e del Genio, sui reali tempi di intervento
a di Costalta, non ci hanno saputo rispondere".
Continua a San Pietro la battaglia, lanciata ormai da tempo dall'amministrazione
comunale guidata dal sindaco Varzi Pradetto Battel, per conoscere se e quando,
finalmente, gli organismi competenti attueranno i più volte promessi
e sospirati interventi nella pittoresca località comelicese.
Una frazione soggetta praticamente da sempre a forte rischio idro-geologico
e, ovviamente, ancora di più in seguito alle ultime ondate di maltempo.
La più recente occasione in grado di scatenare l'indignazione di
Pradetto qualche giorno fa: era infatti in programma una riunione in municipio
con la partecipazione di giunta locale, Direzione Difesa del Suolo della
Regione Veneto, Genio Civile di Belluno e il geologo incaricato da Venezia
di effettuare uno studio geomorfologico riguardante la frazione; visti i
suoi esiti evidentemente insoddisfacenti, il sindaco scrive oggi una lettera
aperta a vertici tecnici veneti, Genio provinciale e allo stesso Massimo
Giorgetti, assessore regionale, che pure qualche mese fa aveva effettuato
assieme al suo staff un sopralluogo in Comelico, per rendersi conto personalmente
dei danni subiti a più riprese dal comprensorio.
"L'incontro con il responsabile della Difesa del Suolo, l'ingegner
Baglioni, con l'ingegner Carestiato del Genio Civile e il dottor Fenti,
incaricato dalla Regione di redigere uno studio geologico su Costalta",
scrive Pradetto Battel, "ci ha lasciati letteralmente a bocca aperta:
alla specifica nostra richiesta sui tempi per la realizzazione di progetti
ed opere immediatamente eseguibili, infatti, la risposta non è stata
fornita in maniera esaustiva ed impellente come la situazione senza dubbio
richiede".
Eppure, a tal riguardo, l'attesa a San Pietro sta durando ormai da oltre
tre anni. "I fondi ci sono, i contributi sono stati ufficializzati
(per milioni di euro, ndr), alcuni incarichi tecnici affidati, seppur con
ritardo", denuncia Pradetto, "eppure ancora non si sa da chi e
quando saranno messi a punto i progetti e attuati gli interventi: così
ci troviamo a dover ribadire tali gravi ritardi e nuovamente a denunciare
l'estrema incertezza riguardante la pericolosità di una situazione
franosa che pregiudica la sicurezza dell'intero abitato di Costalta".
Sempre a proposito di maltempo e rischi idrogelogici, nel consiglio comunale
di questa sera la giunta potrebbe avanzare la richiesta di stato di calamità
naturale.
Tra gli altri temi all'ordine del giorno (sala consiliare, ore 20.30) assestamento
di bilancio, rivendicazioni per piccoli Comuni montani, convenzione-campo
di ghiaccio, situazione "Doc Service", relazione economica, riorganizzazione
ospedaliera. |