"Ricordi
(d'autunno)
per la primavera",
volume pubblicato
da "UIL Pensionati Veneto",
nel Novembre 2001.

Si tratta di una raccolta
di testimonianze di vita vissuta,
negli ultimi 70-80 anni,
nella Regione Veneto...

La narrazione che segue
si riferisce a "ricordi" costaltesi
di Alessandra De Bettin,
che ha collaborato con l'UILP
alla realizzazione della raccolta.

(ANNI '60)
Ricordi...

La refezione

Questa parola ebbe un fascino strano negli anni Sessanta che perdura ancora nella memoria di tutti.
In quegli anni un generico "governo", non si sapeva chi (in effetti era la Prefettura), istituì presso le scuole elementari dei vari paesi (le scuole medie o di avviamento non erano obbligatorie) la "refezione" che consisteva nella consumazione del pasto di mezzogiorno e nella merenda delle ore 16 a carico dello Stato, tutti insieme in un locale pubblico adibito a tale scopo.
Tutto questo era una forma di assistenza sociale.
La scuola elementare aveva ancora l'orario diviso: 9/12, 14/16, con il giovedì libero.
Tutti i bambini del paese frequentanti la scuola dell'obbligo si fermavano, alle ore 12, al piano terra dell'edificio dove la bidella e una cuoca assunta appositamente preparavano il pranzo che si consumava tutti insieme in stanze comunicanti.
Ricordo ancora che io fui collocata nella stanza della classe V/a, al posto di mio fratello e quindi mi trovai in mezzo ai maschi più grandi di me di quattro o cinque anni, in quanto tutti erano ripetenti. Gli scherzi erano continui, ma anche l'affettuosità.
Il menù era qualcosa di inenarrabile: pasta al ragù ogni giorno, cosa che nella case non era possibile. Il bello era però che il maestro responsabile di tale servizio aveva portato una radio che ci faceva ascoltare durante il pranzo. Radio che non tutti avevano in casa.
La cosa che però più ci affascinava era l'organizzazione dell'animazione: dopo mangiato, in attesa di riprendere le lezioni, il maestro faceva salire su un tavolo uno degli alunni che era molto bravo a cantare e intonava e cantava per noi le canzoni in voga allora (ad esempio, "Lui andava spavaldo a cavallo..." ).
Qualche bambino non poteva venire alla "refezione" perché era considerata una forma di assistenza alla povertà ed era invidioso di noi
E... la merenda, alla fine della giornata, alle ore 16, con il tazzone di latte e cacao (il latte era in polvere... vedo ancora i grumi non sciolti!) e il panino della marmellata di albicocche.
Quando assaggio....

Alessandra De Bettin


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"ACCADEVA A COSTALTA..."

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